Non si ferma la mappa del contagio in martesana. Come previsto sono sempre più numerosi e in crescita i contagiati da coronavirus nei comuni dell’hinterland milanese. A darne notizia sono proprio gli stessi Sindaci dalle pagine ufficiali di comunicazione degli enti una volta, diffuso il bollettino medico sanitario da parte di ATS, ormai con frequenza ormai, quotidiana.
Carugate la più colpita
Salgono a 7 i casi positivi al coronavirus a Carugate, e sono 2 al memento le persone decedute che insieme a Inzago portano a 3 le vittime del Coronavirus in martesana. «Non fornirò dati su base giornaliera -ha dichiarato il Sindaco Luca Maggioni con un videomessaggio lo scorso venerdì sera- perché non mi sembra rispettoso nei confronti delle famiglie che in questo momento stanno vivendo un momento di difficoltà, e vorrei invece che ci concentrassimo per mettere in atto tutte le misure indispensabili a prevenire ulteriori casi di contagio. Il Sindaco ha poi concluso ringaziando tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione che in questo momento stanno dimostrando grande senso di responsabilità e lo hanno contattato per offrire il loro supporto.
Tre nuovi casi a Segrate
Dopo la querelle che nei giorni scorsi ha tenuto banco sulle pagina ufficiali tra il Dott. Mazzoni, medico di base, che denunciava di essersi messo in isolamento cautelativo dopo aver scoperto che un suo paziente era stato trovato positivo ai test per il Covid-19 e ricoverato all’Ospedale San Raffaele, e il Sindaco che invitava a non divulgare notizie non verificate (qui tutta la vicenda), è arrivata oggi l’ufficialità: sono tre i casi di contagio a Segrate.
«Eravamo pronti ad affrontare questa situazione– ha dichiarato il Sindaco di Segrate Paolo Micheli in una nota affidata ai social network- visto che Segrate è stata finora tra le ultime città della zona a essere interessate da casi ufficialmente conclamati. Voglio rassicurare tutti i segratesi perché la Direzione Generale di ATS, di cui ho piena fiducia, sta facendo un lavoro eccezionale e ha già adottato tutte le misure necessarie a tutela dei pazienti e di tutti noi. I malati e i guariti non sono freddi numeri per giornali e tv, ma persone: parenti, amici, conoscenti o anche perfetti sconosciuti che vivono momenti difficili. Anche oggi il nostro pensiero e sostegno va a loro, ai nostri concittadini e alle loro famiglie. Ringrazio di cuore chi in questi giorni sta già dando una mano, acquistando a sue spese gel disinfettanti, aiutando in modo volontario i nostri anziani o semplicemente continuando a fare il proprio lavoro in prima linea con giudizio e al servizio di tutti».
Un nuovo caso a Bellinzago L.do
Anche in questo caso a darne comunicazione è stata il Sindaco Angela Comelli attraverso i canali ufficiali dell’amministrazione, a anche in questo caso la gestione del contagio è in mano ad ATS. «Alle persone e ai familiari che sono entrati in contatto con il soggetto e già contattate da ATS -ha ricordato Il Sindaco- si raccomanda di rispettare le norme prescritte dall’autorità sanitaria, ovvero il periodo di quarantena volontario indicato».
Nessun caso a Cassina e Pessano
Più o meno stazionaria la situazione negli altri comuni con sensibili aumenti generalizzati per tutti, tranne per Cassina de’Pecchi e Pessano con Bornago, che fino ad ora sembrano non essere stati colpiti, anche se i Sindaci dei rispettivi Comuni hanno pubblicamente dichiarato la loro preoccupazione e per l’evolversi del contagio e non escludono che nei prossimi giorni non saranno contatti da ATS per comunicazioni in merito. Nel frattempo invitano la popolazione ad attenersi alle misure prescritte dal DPCM con particolare riferimento all’invito a non uscire di casa per la popolazione anziana.
I dati a livello nazionale
Sono 5.061 i malati per Coronavirus in Italia, con un incremento di 1.145 persone rispetto a ieri, e 233 i morti, 36 in più. Questi i numeri che il commissario Angelo Borrelli ha evidenziato nella conferenza stampa alla Protezione Civile di sabato 7 marzo. Mentre per quanto riguarda i malati ricoverati in terapia intensiva per Coronavirus, salgono a 567, 105 in più rispetto a ieri. Di questi 567 ben 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Numeri che destano preoccupazione sopratutto a livello della gestione dell’emergenza sanitaria, tanto che sono al vaglio di medici e tecnici misure che prevedono lo spostamento dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, non positivi al coronavirus presso altre regioni di Italia.