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Un discorso di poco più di 5 minuti quello con il quale il Premier Giuseppe Conte ha voluto parlare al Paese sull’emergenza del coronavirus, definita una «sfida che non ha colore politico», che «deve chiamare a raccolta l’intera nazione». Il Presidente del Consiglio ha rivendicato la modalità di gestione del problema sin dall’inizio. «Abbiamo sempre agito sulla base delle valutazioni del comitato tecnico scientifico», ha detto per poi sottolineare come «misure che sembravano rigide» siano in realtà adeguate.
Il premier si è soffermato anche sul problema dei contagi e di come questi possano impattare sul sistema sanitario. Perché se è vero che «il Ministro della Salute Speranza ha dato mandato di aumentare del 50% la disponibilità nazionale delle unità di terapia intensiva», resta comunque un problema di tenuta del sistema, di come accogliere tutte le persone che avranno bisogno di cure in ospedale. Conte ha dunque indicato come via maestra per ridurre la diffusione del virus quella della prevenzione, senza «stravolgere le nostre abitudini di vita, ma assumendo un comportamento responsabile».
Alla fine dell’intervento un moto di orgoglio e un richiamo all’impegno di tutti: «Sapremo superare questa difficoltà e riaffermarci in tutto il nostro valore – ha detto -. Quando questa emergenza sarà terminata – ha proseguito – volgeremo lo sguardo indietro e sono convinto che saremo orgogliosi di come un intero Paese ha affrontato con coraggio e determinazione questa emergenza»