Nella giornata di ieri, Domenica primo marzo, un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha deliberato ulteriori disposizioni attuative del decreto del 23 febbraio, quello del giorno di massimo allarme, quando in Lombardia coronavirus ha iniziato a diffondersi rapidamente.
Scuole ancora chiuse, sospensione delle lezioni e altre misure che, almeno fino all’8 marzo, cambieranno in maniera incisive le abitudini delle cittadine e dei cittadini lombardi. Come per ogni legge e regolamento anche questo Decreto ha lasciato aperte alcune questioni interpretative su diversi argomenti. Tra questi lo sport, sul quale è intervenuto nel tardo pomeriggio di oggi, Lunedì 2 marzo, l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Solo gli agonisti
Il Decreto ha stabilito la sospensione di tutte gli eventi e attività sportive, con eccezione degli allenamenti per gli atleti agonisti che potranno utilizzare impianti sportivi, purché a porte chiuse. L’organizzazione delle strutture, inoltre, dovrà consentire agli atleti di rispettare la distanza di un metro all’interno degli spogliatoi.
Chi sono gli atleti agonisti?
Per agonistiche, secondo il portale legge per tutti, si intendono «quelle attività continuative che prevedono la partecipazione regolare a gare o incontri. Viene praticato con allenamenti costanti da atleti tesserati ad una Federazione o ad un Ente riconosciuti dal Coni, il Comitato olimpico nazionale»