Un pacco bomba è arrivato per posta, Martedì 17 marzo, a un 59enne di Cologno Monzese. L’uomo, insospettito dal fatto di non aspettare nessuna spedizione, ha allertato i Carabinieri di Milano che, arrivati sul posto, hanno constatato la presenza della bomba e ne hanno evitato l’esplosione. Il sospetto è che sul pacchetto di Cologno ci sia la stessa firma di chi ha inviato diversi altri plichi esplosivi a Roma durante il mese di marzo.
L’origine del pacchetto
A detta degli investigatori il pacchetto recapitato all’uomo di Cologno sembrerebbe essere identico a quelli arrivati nella Capitale nelle scorse settimane. Il sospetto è dovuto al fatto che la carta e il contenitore sarebbero uguali a quelli di diversi altri pacchetti recapitati a Roma durante le scorse settimane.
Gli altri pacchi bomba
Altri nove pacchi bomba erano stati recapitati nel mese di marzo a Roma. Il primo era esploso all’interno della struttura dove viene smistata la posta a Fiumicino ed era indirizzato a una ex dipendente dell’Università di Tor Vergata, forse presa come bersaglio per aver firmato un accordo con l’Aeronautica Militare. Questo legame aveva fatto propendere per la pista anarchica, una traccia che se talvolta ha trovato conferme con gli altri attacchi avvenuti nella Capitale, in altre circostanze non sembra reggere. Eppure i pacchetti si assomigliano tutti molto tra loro. In ogni caso ad oggi non ci sono state rivendicazioni. Altri due pacchetti nelle ore successive al primo – esploso l’1 marzo – erano stati recapitati a una dipendente INAIL e a una biologa ex dipendente dell’Università cattolica del Sacro Cuore-Gemelli di Roma. Un quarto pacchetto era invece arrivato il 5 marzo a Paolo Giachini, avvocato dell’ufficiale nazista Erich Priebke, condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine. Il quinto plico esplosivo era stato invece segnalato alle forze dell’ordine da un uomo di 54 anni della provincia di Roma, che insospettito non l’aveva aperto. Il sesto, spedito a Viterbo, ha ferito la moglie di un’ex agente penitenziario. Altri 3 pacchi erano stati intercettati a Ronciglione a Fiumicino e Tivoli il 10 marzo.