Sono tenuti monitorati i compagni di classe dei due bambini di Brugherio ricoverati a Teramo, insieme alla mamma e al papà, perchè positivi al Coronavirus. Una misura necessaria, ma non particolarmente invasiva, visto che l’unica cosa che ATS ha chiesto ai genitori degli alunni è di tenere monitorata la loro temperatura corporea.
Solidarietà e prevenzione
Un’intera famiglia di Brugherio si trova ricoverata all’ospedale di Teramo (Abruzzo) perché positiva al Covid-19. E’ di ieri, lunedì 2 marzo, la bella notizia di un cittadino teramese che ha voluto portare la sua solidarietà e diversi doni per i più piccoli, come pannolini, giochi e cioccolata calda.
Come ormai è risaputo, quando qualcuno risulta positivo al Coronavirus, tutte le persone che hanno avuto contatti con il paziente vengono poste sotto controllo per verificare che non sviluppino la malattia ed evitare la trasmissione ad altri, allargando così il contagio. La procedura è avvenuta anche in questo caso, con l’ATS che ha chiesto al sindaco di Brugherio, Marco Troiano, i nome dei compagni di classe dei due bambini ricoverati. Le famiglie degli alunni sono state così contattate con la sola richiesta di misurare la febbre ai figli fino a venerdì 6 marzo, termine ultimo entro il quale potrebbe manifestarsi la malattia, visti i tempi di incubazione del virus.
Marco Troiano: «Nessuno in quarantena»
Il Sindaco di Brugherio ha voluto descrivere la situazione anche per frenare possibili voci potenzialmente allarmanti per la popolazione. «ATS non ha messo nessuno in quarantena, non ha detto ai genitori di stare a casa, non ha chiesto di avvisare tutte le persone che le famiglie hanno incrociato in questi giorni – ha detto – I soli soggetti da controllare sono i bimbi che, come giustamente ha detto ieri una mamma coinvolta, ‘non sono agli arresti, con le giuste cautele potrebbero pure uscire di casa’, ovviamente stando attenti ai luoghi affollati. Ovviamente – ha sottolineato – non serve sapere la classe, la scuola, la zona di Brugherio etc, esattamente per il motivo che vi ho scritto: le altre classi della scuola non sono state contattate, le altre famiglie non sono coinvolte e la questione riguarda solo chi riceverà una telefonata da ATS e nessun altro».