Aumentata la cassa integrazione per i lavoratori di Mercatone Uno

Con il via libera al Senato del Decreto Milleproroghe cambiano i criteri di calcolo. «Finalmente una busta paga dignitosa»

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Finalmente una buona notizia per i dipendenti di Mercatone Uno. Con il Decreto Milleproroghe – approvato al Senato la scorsa settimana – è stato modificato il criterio di calcolo della cassa integrazione, che viene ora agganciato alle condizioni salariali precedenti alla cessioni dei punti vendita.

Dopo l’acquisto del marchio da parte di Shernon Holding, pur di mantenere il posto di lavoro, molti dipendenti avevano firmato un contratto ad orario ridotto, che – una volta fallita l’impresa – li aveva lasciati con una cassa integrazione da fame.

Ora, invece, la cassa integrazione dei lavoratori di Mercatone Uno verrà calcolata sulla base degli stipendi percepiti prima degli accordi degli ultimi anni e quindi prevalentemente sul vecchio contratto a tempo pieno.

«Finalmente una busta paga dignitosa»

Dopo i recenti tentativi di mediazione fra istituzioni locali e lavoratori, dunque, anche il Governo si è attivato per risolvere il caso Mercatone Uno, cercando di offrire un aiuto concreto ai lavoratori.

«Ora le lavoratrici percepiranno una busta paga dignitosa e percepiranno anche gli arretrati del 2019 – ha scritto su Facebook Marco Miccoli (Partito Democratico) -. Certo, non abbiamo risolto tutto, ora c’è da difendere il loro lavoro».

Per quanto riguarda la riapertura di alcuni punti vendita – anticipata a inizio febbraio dai commissari straordinari – si aspettano ancora di conoscere gli sviluppi della vicenda.