Se ancora persiste molta confusione sull’emergenza coronavirus, una cosa sembra essere ormai certa: il covid-19 è pericoloso soprattutto per i soggetti più deboli, come immunodepressi e anziani. Ecco dunque l’appello giunto dall’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera: «Invito gli anziani a uscire il meno possibile nelle prossime due o tre settimane».
Rischi e regole
Prima di tutto i dati: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità al momento il tasso di mortalità è del 2%, contro l’80% di probabilità di guarigione senza l’intervento di cure speciali. Chi finisce in terapia intensiva però solitamente sono tutte quelle persone che già presentano problemi di salute pregressi quali malattie cardiache, respiratorie, diabete e naturalmente i più anziani. È giusto dunque tenere ben presente le regole da mettere in pratica per chi è più a rischio, come per esempio uscire di casa il meno possibile e se necessario mantenere una certa distanza da altre persone: «Diciamo almeno un metro e mezzo, 1,80 per essere sicuri in tutti i sensi» ha chiarito Massimo Galli, docente di malattie infettive e primario dell’ospedale Sacco di Milano, parlando ai microfoni di Rai Radio1. L’infettivologo ha poi fatto un appello proprio agli over 65, categoria di cui lui stesso fa parte: «Ritengo che siamo anziani ed esperti e dobbiamo avere la capacità di gestire una problematica come questa con esperienza e prudenza senza diventare allarmisti. Non c’è bisogno di fare provviste in casa come se fosse scoppiata la guerra, se però riusciamo ad evitare situazioni affollate, tanto di guadagnato. Rassegniamoci a stare un pochino in più in casa».