Per l’Amministrazione comunale di Cassina de Pecchi sono «gonfiati» i bilanci del Comune relativi agli anni 2016 e 2017. Un buco di bilancio pari a circa il 10% del totale che sarebbe stato riscontrato «in sede di predisposizione del (ndr… suo) primo bilancio di previsione». La situazione, definita «gravissima» con un comunicato stampa, per la giunta «è da imputarsi a uno squilibrio dei residui attivi, confermato da un deferimento della Corte dei Conti che ha analizzato i rendiconti 2016 e 2017, trovando un importante scostamento e una non corretta imputazione delle entrate non riscosse nel fondo crediti di dubbia esigibilità». Un contesto che ha allarmato gli amministratori di Cassina a tal punto da chiamare un consulente esterno, oltre che informare la cittadinanza, attraverso lo stesso comunicato, di come «l’attuale Amministrazione di Cassina dé Pecchi, suo malgrado, sarà molto probabilmente costretta a predisporre un bilancio in disavanzo, operazione che produrrà effetti negativi su tutta la cittadinanza», con un ripianamento che si prevede già di 4 anni, circa l’intero mandato elettorale della maggioranza, fatto di «taglio delle spese con blocco di molte attività già previste e l’aumento delle tesse comunali al fine di evitare – si legge nel comunicato su carta intestata del Comune – la procedura di pre-dissesto finanziario dell’ente».
La commissione di San Valentino
Clima incandescente – ma che nulla ha a che fare con l’amore – durante la commissione Bilancio straordinaria che si è svolta venerdì 14 febbraio, voluta dai “commissari” di opposizione Andrea Maggio e Matteo Tacconi, che ne è anche presidente.
«Avevo chiesto di convocare la commissione Bilancio tra una settimana» ha subito premesso l’assessore al Bilancio Marco Beccaria, precisando di non avere ulteriori informazioni da fornire. Una commissione senza novità tecniche dunque, dove l’elencazione delle cifre è stata sostituita da vere e proprie arringhe politiche, con l’opposizione che, in blocco, ha criticato il metodo utilizzato dall’Amministrazione nel comunicare un eventuale problema.
«Qualcuno ha un odio viscerale nei miei confronti» ha detto Massimo Mandelli, Sindaco nel 2016 e 2017, anno dei bilanci definiti «gonfiati», non escludendo azioni legali. Sempre di odio ha parlato anche Andrea Maggio, che ha espresso la sua solidarietà all’ex Sindaco contro il quale – ha detto – «sono state tirate sassate».
Una situazione dunque dai contorni ancora incerti ma che l’Amministrazione Balconi è sicura essere «gravissima». Una “gonfiatura” che anche l’assessore al bilancio non è riuscito a quantificare ma che, hanno già detto da piazza De Gasperi, dovrà essere ripianata in quattro anni, l’intera durata – questo si, è certo – di questa Amministrazione.