E’ stato identificato il cadavere rinvenuto, nel pomeriggio di Lunedì 27 gennaio, all’interno di un capannone in via Martiri della Democrazia a Pessano con Bornago. In un primo momento l’avanzato stato di decomposizione del corpo non aveva permesso la formulazione di ipotesi certe sulle cause del decesso, anche se, fin da subito, si è sospettato si fosse trattato di un gesto estremo.
LA VITTIMA
L’Ipotesi del suicidio sembra essere stata comprovata dalle indagini degli inquirenti che, a distanza di tre giorni, hanno portato alla luce l’identità della vittima. Il corpo è risultato essere quello di un uomo di 68 anni che viveva da solo e non aveva nessun parente, eccezion fatta per una sorella maggiore. L’uomo, che seguiva un trattamento presso un Centro Psico sociale per risolvere problemi psichiatrici, sembra che fosse scomparso, senza dare sue notizie, da almeno due mesi.
Si sa poco o altro, sulle ragioni che hanno portato il sessantottenne di Agrate Brianza ad allontanarsi dal suo domicilio per recarsi all’ex deposito di Pessano, dove ha poi trovato la morte, probabilmente impiccandosi a una trave della struttura.
