Giovane pittrice, Marialuna Trevisan, classe 1987, è nata a Milano ma vive a Carugate, e ha fatto dell’arte la passione della sua vita. Dopo la laurea triennale all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha conseguito la Laurea Magistrale in Interior Design al Politecnico di Milano, in un percorso che le ha consentito di avere una particolare visione dell’arte, sia come artista che come progettista.
IL PERCORSO DI STUDI
«Ho manifestato interesse per l’arte precocemente, unitamente all’ossessione nel cercare di ricreare, intorno al corpo, degli spazi il più possibile adatti e confortevoli dove vivere in una sorta di ipersensibilità dell’esterno. Negli anni di formazione all’Accademia, per la prima volta ho avuto la sensazione che stavo facendo esattamente quello che dovevo fare. Ogni scelta determinante del mio percorso è sempre stata fatta in autonomia e portata avanti con fatica e mi ha consentito di avere una visione dell’arte, sia da artista che da progettista».
LE FIGURE FEMMINILI
Le sue figure femminili sono state le protagoniste della mostra “Violenza di genere” che ha aperto la Red Week a Gorgonzola, dal 25 al 30 novembre 2019, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
«Le mie figure sono rappresentate sempre sole, spogliate di ogni azione, di ogni riferimento spaziale e temporale. Questa non vuole essere una visione individualistica della vita ma anzi, la mia scelta o, meglio, la necessità di concentrare tutta la mia ricerca sul corpo vuol mettere in evidenza l’importanza delle relazioni umane in senso lato. Corpi che si rifiutano di essere vittime di una visione globalizzata della bellezza. Per l’allestimento del 25 novembre ho scelto quattro opere dove l’annullamento di tutto ciò che circonda la figura è ulteriormente enfatizzato dall’assordante peso del bianco. In questa particolare installazione le opere raccontano di un isolamento psicologico normalmente non visibile a occhio nudo».
LA CARRIERA
Marialuna ha partecipato a varie esposizioni, personali e collettive, a Milano e in Lombardia. Attualmente, con un’opera inedita, è presente alla mostra “Sassi Humanae Vitae” nel capoluogo lombardo, aperta al pubblico dal 5 al 18 dicembre presso l’ex Fornace sul Naviglio Pavese, dedicata alla città di Matera, nella quale farà tappa nell’aprile 2020. «Determinante è stato l’incontro con il maestro Mario Grandi di Gorgonzola e proprio in questa città ho partecipato per diverse edizioni, 2013-2015-208, al concorso “Metti in mostra la tua passione” con opere che sono state apprezzate e segnalate dalla giuria».
È legata a tutte le sue creazioni come ha sottolineato «ad alcuni miei lavori sono sicuramente legata in modo viscerale. Sono i primi che hanno delineato con chiarezza il mio percorso, sono quelli che accompagnandomi nella quotidianità mi hanno sempre spronata a rimettermi al lavoro. Un esempio è “feMALE”, il busto senza testa con sfondo blu, dal quale sono riuscita a separarmi solo perché affidato a un collezionista, Franco G.Keller, che lo amava quanto me».
LO SGUARDO AL FUTURO
Un pensiero al futuro e a chi come lei ha passione e amore per l’arte: «L’unico consiglio che mi sento di dare a chi ha talento e vorrebbe intraprendere una carriera artista è quello di seguire il proprio istinto».
Augusta Brambilla; foto di Ezio Prandini.