L’Istituto Geriatrico gorgonzolese si è rifatto il look, e per l’occasione ha scomodato alcuni importanti architetti del territorio, Patrizio Sirtori, Manuela Longoni e Antonio Rizzi. Una nuova ala – caratterizzata dalla presenza di sole camere singole con balcone – e diversi spazi comuni – soggiorni, sale da pranzo e terrazzo – a disposizione di tutti gli ospiti della struttura, anche di quella vecchia.
NUOVA ALA RSA GORGONZOLA: QUALCHE NUMERO
I lavori, iniziati nel 2018 e terminati a fine novembre, hanno visto dare alla luce 32 camere singole con bagno privato distribuite su 4 piani, tutte dotate di balcone, televisore e collegamento a internet, letti di ultima generazione per permettere il mantenimento della corretta postura, soggiorni, sale da pranzo, pannelli fotovoltaici e grande terrazzo ad uso comune, perché nessuno si senta tagliato fuori dal mondo esterno. Un totale, tra struttura vecchia e nuova, di 107 camere.
UNA NUOVA CASA DI RIPOSO PER TUTTI
Una casa migliore per tutti: è stato questo l’obiettivo ultimo che ha guidato il lavoro dei tre architetti. I lavori hanno visto anche il rifacimento della centrale termica, nuove attrezzature dei soggiorni con pannelli fonoassorbenti per ridurre il riverbero e una gestione delle camere sopra gli standard, con spazi non solo dedicati all’ossigeno ma anche agli aspiratori.
Arredi nuovi, contemporanei e un ampio terrazzo aperto a tutti e dedicato ai mesi più caldi, come ci ha raccontato Patrizio Sirtori, architetto ed ex assessore proprio a Gorgonzola: «Desideravamo che gli spazi dedicati alla socialità fossero aperti a tutti, e così è stato; i lavori che sono stati effettuati vanno anche a beneficio degli ospiti della parte pre-esistente della struttura, in modo da non creare ospiti di serie A e ospiti di serie B».
SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ
Grande attenzione anche al tema oggi molto caldo della sostenibilità, come ha voluto sottolineare Patrizio: «Tutta la struttura, volendo, potrebbe essere smontata e riciclata: sono stati utilizzati isolanti termici interni e muri in laterizio tutti riciclabili e la struttura è quasi tutta in acciaio, quindi anch’essa completamente riciclabile».
Muri spessi 55 cm e grande accortezza anche per quanto riguarda il pericolo sismico: «Le travi di collegamento sono alte 3 metri e mezzo per dare rigidità alla struttura, in modo tale che in caso di sisma l’oscillazione sia minima, conferendo sufficiente elasticità con forte inerzia». Per quanto riguarda le caratteristiche antisismiche gli standard sono molto rigidi, proprio per non creare panico tra gli anziani ospiti della struttura.
A proposito di “sicurezza”, una grande attenzione è stata data anche all’igiene, con l’utilizzo di interruttori in polimeri antibatterici.
TEMPI E COSTRUZIONE: UN EDIFICIO PUBBLICO CON CARATTERISTICHE SPECIALI
La scelta dei materiali è andata anche a beneficio delle tempistiche: come ci ha spiegato Patrizio, infatti «l’acciaio è stato scelto anche per ridurre i tempi. Necessitando di meno della metà del tempo rispetto al calcestruzzo, ci ha dato la possibilità di non disturbare troppo a lungo gli anziani residenti della Casa».
«Non volendo occupare altro suolo – ha continuato l’architetto – abbiamo costruito sopra un edificio già esistente, di proprietà della RSA. Il piano terra è uno spazio di 300mq che va completato, bisogna solo decidere a cosa destinarlo. Una volta definito il progetto, comunque, sarà fatto in classe A, una grande novità per un edificio pubblico».
E LE TARIFFE?
La domanda che spesso ci si fa, riguardo le case di riposo, è se siano realmente accessibili. Domanda legittima soprattutto in questo caso, considerando le migliorie avvenute e le camere singole. Anche a questo quesito ha risposto Patrizio: «Le tariffe della RSA saranno allineate alla media delle tariffe della martesana: nonostante le nuove caratteristiche non si tratta di una struttura di lusso, l’unico aumento riguarderà gli ospiti delle 32 nuove camere singole, in quanto oltre alla privacy usufruiranno di servizi extra, come per esempio la tv. L’aumento, comunque, è di soli 10 euro al giorno, per un totale di 300 euro al mese in più, in media con la retta della martesana, che per esempio è inferiore a quella di Cernusco».
Una casa di riposo che ha tutte le caratteristiche della contemporaneità, ma non per ricchi, quindi? «Esatto. C’è da considerare anche che la permanenza media in casa di riposo è di breve durata, perché agli anziani di solito inizialmente vengono affiancate delle badanti. La spesa, quindi, è contenuta, soprattutto se si considera che gli spazi comuni sono dedicati a tutti ma la tariffa non aumenta per gli ospiti delle stanze della struttura pre-esistente».
LE IMMAGINI DELLA CASA
Di seguito alcune fotografie della nuova ala dell’Istituto Geriatrico Vergani & Bassi, inaugurata recentemente.