«Unità»
è il leitmotiv del pensiero di Daniele Casamagnaghi, uno dei leader del centrodestra locale e sindaco di Cernusco sul Naviglio dal 2002 al 2007, dopo il congresso del Club cittadino di Forza Italia che ha visto l’elezione come Segretario di Carlo Revolti.
Unità del partito che – ha detto Cassamagnaghi – per molto tempo è stato «diviso in 1000 rivoli». Unità con tutta la galassia delle liste civiche di “area”, per recuperare l’elettorato cattolico e liberale. Unità, infine, con la Lega, partito con il quale alle ultime elezioni cittadine del 2017 si è consumata una frattura.
LA SITUAZIONE DI CERNUSCO
Pur avendo meno problemi rispetto a comuni vicini, per Daniele Cassamagnaghi la Città e il tessuto sociale sono in rapida evoluzione – anche per l’arrivo di “nuovi” cittadini da Milano – e un’ Amministrazione attenta non deve commettere leggerezze e tenere in considerazione che «delle problematiche ci sono». Quali? Sicuramente tutela vicenda legata al Piano di Governo del Territorio e alla costruzione di una nuova scuola, partita sulla quale «l’Amministrazione sta buttando soldi», mentre «dovrebbe affidare a uno studio la progettazione»
RAPPORTI CON LA LEGA
«Ottimi»
. Così Daniele Cassamagnaghi ha definito i rapporti con la Lega cernuschese, rappresentata da «amici». Unico punto di distanza che sottolinea è la differenza di peso che si dà alla situazione politica nazionale. «Io sono poco incline a portare avanti delle logiche nazionali» ha specificato l’ex primo cittadino di Cernusco, sottolineando come davanti a proposte portate avanti anche da un’Amministrazione di centrosinistra è necessario entrare sempre nel merito e pensare alla Città.