Famedio Gorgonzola, annunciati i nomi dei cittadini benemeriti

Tre cittadini che verranno sempre ricordati dalla comunità

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Sono tre i cittadini che sabato 30 novembre, alle 10.30 presso il piazzale delle cerimonie del cimitero storico di Gorgonzola, riceveranno il rito di iscrizione nelle lapidi commemorative al Famedio.

LA MOTIVAZIONE

La Commissione consultiva comunale, facendosi interprete dei desideri e dei sentimenti della cittadinanza, ha scelto, tra le numerose candidature presentate da cittadini, enti, associazioni e pubblici amministratori, quei cittadini che hanno saputo spendersi in modo significativo per la crescita civile e sociale della città, aumentandone il prestigio con disinteressata dedizione.

I NOMI

Don Francesco Ciceri sacerdote a Gorgonzola per 15 anni ha svolto un’intensa attività pastorale e sociale come coadiutore dell’Oratorio San Luigi e ha contribuito a formare alla fede adulta diverse generazioni di cittadini. Nel 1972 fondò il settimanale Radar, nel 1973 avviò l’attività teatrale, nel 1974 aprì il Centro Studi Don Mazzolari, nel 1979 diede vita alla Cooperativa Paolo VI per la gestione e la redazione di Radar e contribuì alla creazione della Polisportiva Argentia.

Walter Guzzi, uomo dotato di grande cultura sportiva fu fondatore e presidente di una delle più attive società di ciclismo amatoriale gorgonzolese. Uomo di forti relazioni amicali, ha saputo trasmettere i valori dello sport a molti suoi concittadini, con uno sguardo particolare ai più giovani.

Alessandra Pozzi, il suo operato si è svolto al servizio dei più deboli, prestando servizio di volontariato con dedizione, competenza e sensibilità presso il Patronato ACLI della città, lasciando un ricordo indelebile nelle persone che ha incontrato sul suo cammino e all’intera comunità.

L’Amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia «per dimostrare la propria riconoscenza e rendere omaggio, con la propria presenza, a questi uomini e queste donne che la Città vuole ricordare e avere a modello».

 

 

Augusta Brambilla