Guerra in Siria: “No” compatto da Cernusco, caos a Cologno

Voto unanime del Consiglio comunale di Cernusco contro l'invasione turca. A Cologno Corradini (Casa Pound) non firma la risoluzione

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Il caos Siriano coinvolge le coscienze, ancora prima che la politica, e anche in Martesana diversi Consigli comunali stanno cercando di esprimere un forte dissenso per l’invasione turca del nord-est della Siria (qui la vicenda) controllato dai Curdi.

Nella stessa sera, quella del 17 ottobre, i Consigli comunali di Cernusco e Colgono, i cui centri distano poco più di 5 Km, hanno provato a lanciare un segnale chiaro contro l’invasione turca, con esiti decisamente diversi.

 

CERNUSCO SI COMPATTA CONTRO LA GUERRA

La politica cernuschese si è espressa in modo compatto contro l’invasione turca in Siria. Con voto unanime, infatti, il Consiglio ha approvato l’ordine del giorno della consigliera Rita Zecchini(La Città in Comune – Sinistra per Cernusco), dando così appoggio e solidarietà al popolo curdo e chiedendo alle Istituzioni, nazionali e internazionali, di prendere una posizione chiara contro l’invasione del nord-est della Siria. Unico intervento fuori dal coro è stato quello del Consigliere Claudio Gargantini (Cernusco Civica) che, pur votando il documento, ha sottolineato un’ ipocrisia generale nell’affrontare determinati argomenti. «Ipocritamente voterò a favore. Sappiamo bene che questa guerra è il frutto dei disastri che l’occidente ha fatto – ha detto – Abbiamo venduto armi a strafottere alla Turchia – ha sottolineato -, così come le stiamo vendendo all’Arabia Saudita. Laviamoci pure la coscienza e votiamo a favore – ha concluso – da ipocriti quali siamo».

CORRADINI (CASA POUND) NON CI STA

Un’apparente e iniziale clima di condivisione ha illuso che, almeno sulla contrarietà all’invasione turca in Siria, il Consiglio Comunale di Colgono Monzese potesse esprimersi compatto. Invece l’atmosfera è cambiata abbastanza rapidamente con un’apparente fraintendimento tecnico, che potrebbe però nascondere un problema politico.

Il sindaco Angelo Rocchi ha infatti letto una risoluzione di condanna all’invasione turca, invitando tutti i Consiglieri a firmarla, lasciando perplesse le opposizioni che invece si aspettavano un documento da votare. Tra tira e molla e precisazioni regolamentari il documento alla fine non si è votato, tra lo sconcerto delle minoranze che hanno promesso una mozione per il prossimo Consiglio comunale.

Perché non si è votato il documento? Per un fraintendimento? Per ragioni regolamentari? Dall’opposizione una lettura diversa l’ha data Giovanni Cocciro, capogruppo Pd, per il quale il documento non è stato messo in votazione per problemi interni alla maggioranza. «Io capisco che hai problemi con la tua maggioranza perché il rappresentante di Casa Pound [ndr… Lorenzo Corradini] appoggia il dittatore Erdogan – ha detto rivolgendosi al sindaco

In effetti Lorenzo Corradini, Consigliere Comunale in quota Casa Pound, non ha firmato la risoluzione chiarendo sul suo profilo Facebook il motivo: «Seppur contrario all’invasione turca nel nord-est della Siria ho ritenuto giusto non firmare la risoluzione perché l’ho reputata incompleta e imprecisa, che non estende nemmeno la solidarietà a tutto il popolo siriano – ha scritto -. Quel popolo Siriano – ha proseguito – fedele al suo legittimo Presidente [ndr… Assad] che con l’esercito regolare siriano è l’unica forza che in queste ore è a difesa dei curdi contro gli attacchi dei turchi, delle milizie filo-turche dei jihadisti del califfato».