Contro il possibile riempimento del lago Gabbana di Vimodrone, che vede l’ opposizione di cittadini, forze politiche e Amministrazioni comunali, si è schierato Giulio Facchi, ex assessore all’Ambiente della Provincia di Milano che, con un video, ha spiegato perché l’operazione sarebbe un errore.
UNA BATTAGLIA GIUSTA
Giulio Facchi, ringraziando «chi sta sensibilizzando e creando una coscienza intorno a questo problema», ha detto di sentirsi «molto vicino alla battaglia che si sta conducendo», spiegando le ragioni per le quali il riempimento del lago Gabbana sarebbe un danno e come, oltre all’interesse privato, sia necessario tutelare quello pubblico. «C’è la necessità di salvaguardare un laghetto che di fatto è diventato il centro e il perno di un ecosistema e di un equilibrio naturale – ha detto -. (Bisogna, ndr) impedire – ha proseguito – che un’area di particolare pregio, valore e interesse come questa venga fatta oggetto di un intervento quantomeno poco opportuno».
LA TRATTATIVA
Per l’ex assessore all’Ambiente della provincia tutta l’operazione serve al privato non a riempire semplicemente il laghetto, ma ad ottenere tre possibili obiettivi: «L’obiettivo della proprietà non è quello di arricchirsi tramite il riempimento del laghetto – ha detto – Loro hanno in testa, e lo hanno già scritto – ha proseguito -, di utilizzare questo intervento per avere o una residenza per anziani, o per spostare la volumetria in un’altra parte della città, o per avere l’edificabilità di quell’area. Quello è il vero interesse».
Giulio Facchi vede però una strada alternativa a quella del muro contro muro, una via da percorrere subito, che prenda atto degli interessi in gioco e che porti all’ inizio di una trattativa «che prescinda dal riempimento».