Cologno, parco intitolato a Norma Cossetto: la Rete Antifascista non ci sta

Sabato 26 ottobre l'intitolazione del parco alla studentessa uccisa dai partigiani jugoslavi. Per la Rete Antifascista il Sindaco «ubbidisce ai neofascisti»

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Manca poco all’ intitolazione del parco di viale Marche a Norma Cossetto  (sabato 26 ottobre), ma l’evento non sarà accompagnato solo da momenti solenni e taglio del nastro. La rete antifascista di Cologno Monzese ha infatti aperto la polemica direttamente con il Sindaco, accusandolo di piegarsi alla volontà dei neofascisti.

NORMA COSSETTO

Norma Cossetto è stata una studentessa italiana nata e cresciuta sulla linea di confine tra Italia ed ex Jugoslavia che, nel 1943, dopo essere stata seviziata e violentata, fu uccisa e gettata in una foiba dai partigiani Jugoslavi. Nel 2005 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le conferì la medaglia d’oro al merito civile per la sua «luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio».

ROCCHI: «COLOGNO NON DIMENTICA»

Il Sindaco Angelo Rocchi aveva scritto nei giorni scorsi le ragioni che lo hanno spinto, insieme alla giunta, ad intitolare il parco alla giovane studentessa uccisa: «Abbiamo scelto di intitolare il parco di Viale Marche a Norma Cossetto medaglia d’oro al merito civile, e di ricordare così anche tutti i martiri delle foibe e le migliaia di italiani obbligati all’esodo forzato istriano, giuliano e dalmata. Cologno non dimentica!».

LA RETE: «ROCCHI UBBIDISCE AI NEOFASCISTI»

Motivazione che non ha convinto la Rete Antifascista di Cologno Monzese che vede nell’operazione una tappa della campagna elettoraleil parco non aveva un nome da anni!») e un favore a Casa Pound, rappresentata a Cologno dal Consigliere Lorenzo Corradini.

«Sul tema delle foibe si è scatenata l’offensiva ideologica da parte delle destre per cercare di far passare l’idea che le parti in conflitto fossero in qualche modo uguali, quindi entrambe legittime – hanno premesso i membri dell’associazione .

Ed è proprio il tema dell’ «offensiva ideologica» della destra il ponte utilizzato dalla Rete per collegare la vicenda nazionale con una tutta locale, fatta di flebili equilibri nella maggioranza Rocchi, con il Consigliere Corradini determinante, ed elezioni amministrative imminenti, durante le quali lo stesso Consigliere potrebbe avere un ruolo non irrilevante.

«E quindi Rocchi – hanno infatti scritto i membri della Rete – pur di stare a galla ubbidisce ai diktat ideologici dei sedicenti fascisti del terzo millennio [ndr… Casa Pound], insistendo sul controverso caso Cossetto? Non lo riteniamo accettabile»