I valori di Arsenico in cava Gaggiolo sono nella norma e il sindaco di Vimodrone, Dario Veneroni, ha revocato l’ordinanza dello scorso 16 aprile che sospendeva la movimentazione delle terre all’interno della cava e l’attività ittica.
LA VICENDA
Ad aprile 2019 ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, aveva comunicato il rischio che all’interno della cava ci fossero rocce e terre con livelli di arsenico superiori ai parametri consentiti dalla legge. A dare l’allarme non era stata la sezione dell’agenzia ambientale della provincia di Milano, ma quella di Lecco, visto che le terre e le rocce provenivano da Merate.
GLI ACCERTAMENTI
All’inizio di luglio la società G&B sas e la ditta Gall Ivan hanno incaricato un laboratorio privato per effettuare analisi sul materiale. Ne è emerso che l’arsenico non superava i livelli di guardia. Successivamente ARPA ha eseguito ulteriori analisi “in contraddittorio” che hanno confermato che l’arsenico presente è nei parametri consentiti.
LA REVOCA DELL’ORDINANZA
A questo punto il sindaco di Vimodrone, Dario Veneroni, ha revocato l’ordinanza emessa ad aprile, consentendo così di tornare a pescare nelle acque della cava Gaggiolo.