Trituratore: a Cassina e Cernusco si continua a discutere

Il Coordinamento che si oppone all'impianto di triturazione ha raccolto 1300 firme e si prepara a nuove iniziative. A Cernusco sul Naviglio incontro tra il sindaco Zacchetti e Legambiente

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Giornata intensa quella di ieri, mercoledì 28 agosto, sul versante trituratore. A Cassina de’ Pecchi si è svolta una conferenza stampa del Coordinamento di contrasto per aggiornare la cittadinanza sui risultati della raccolta firme e le prossime azioni da intraprendere. A pochi chilometri di distanza, quasi in contemporanea, si svolgeva l’incontro tra il sindaco di Cernusco, Ermanno Zacchetti, e Giuseppe Moretti, coordinatore di Legambiente Martesana.

L’IMPIANTO DI TRITURAZIONE

Il trituratore di inerti, in caso del via libera di Città Metropolitana, sorgerà sul territorio cernuschese, ma al confine con Bussero e Cassina de’ Pecchi. Proprio in questi due Comuni Amministrazioni e cittadini si stanno mobilitando per chiedere chiarimenti o il blocco dell’opera.

Oltre al coordinamento cassinese, che ha indetto la conferenza stampa di ieri, altri attori, istituzionali e non, si stanno occupando della vicenda: da  Legambiente, che lo scorso 27 luglio ha organizzato un presidio proprio sull’area dove il trituratore dovrebbe sorgere, fino alle amministrazioni di Bussero e Cassina. La prima, con il sindaco Curzio Rusnati, ha aperto un confronto con l’Amministrazione cernuschese per avere rassicurazioni circa la natura dell’attività; la seconda,  pur opponendosi all’impianto di triturazione, ha deciso di non aderire al Coordinamento che ha indetto la conferenza stampa in polemica con l’ex assessore all’Ambiente Tommaso Chiarella, sostenendo invece il Comitato Sovracomunale Salute e Territorio, anch’esso scettico verso l’impianto.

LE FIRME RACCOLTE

Sono 1300 le firme (cartacee) raccolte dal Coordinamento di contrasto durante il mese di agosto (qui). Un risultato definito soddisfacente, considerato anche il successo della petizione online, ancora aperta, che al momento ha visto l’adesione di circa 1200 persone.

LE OSSERVAZIONI

Il Coordinamento, oltre alla raccolta firme, ha passato il mese di agosto a produrre le osservazioni tecniche che presenterà a Città Metropolitana, ente competente a decidere sulla realizzazione o meno dell’impianto di triturazione. Dall’acustica, fino al problema delle polveri, passando dall’impatto sulla viabilità che avrebbe il passaggio di mezzi pesanti: sono questi gli aspetti che preoccupano maggiormente gli organizzatori della conferenza stampa.

LE INIZIATIVE

Il coordinamento non intende fermarsi e ha già convocato per martedì 3 settembre alle ore 21 un’assemblea nella sala consiliare di Cassina in Piazza De Gasperi. In quell’occasione si decideranno le prossime iniziative, ma già nella conferenza stampa di ieri è stato annunciato un presidio.

INTANTO A CERNUSCO…

Alle 17.00, un’ora dopo l’inizio della conferenza stampa a Cassina de’ Pecchi, a Cernusco il sindaco Ermanno Zacchetti e Giuseppe Moretti, coordinatore per la Martesana di Legambiente, si sedevano intorno a un tavolo  per discutere proprio dell’impianto di triturazione.

Il sindaco, con una nota, oltre ad aver ricordato le misure di mitigazione (impianto abbattimento polveri, barriera vegetale, barriera fonoassorbente ecc) previste in caso di realizzazione dell’impianto, ha dato la sua disponibilità a «proseguire nel dialogo costruttivo e di confronto sia con l’operatore, come già avviene da settimane, sia con i rappresentanti dei comitati e sindaci dei Comuni interessati, consapevole e convinto che il nostro territorio inteso come area della Martesana, ha necessità di un confronto ampio per poter essere tutelato: sui temi ambientali – ha voluto sottolineare il sindaco – è un bene potersi confrontare in modo reciproco sulle decisioni che possono avere ripercussioni sui Comuni limitrofi».

Soddisfatto dell’incontro è Giuseppe Moretti che ha chiesto al sindaco di «dare parere negativo (sulla realizzazione dell’impianto, ndr) in conferenza dei servizi» e di proseguire il confronto con l’imprenditore «per arrivare a individuare un’altra area». Anche la mancanza di coordinamento in Martesana circa le opere da fare e dove farle è stata denunciata da Legambiente: «Cernusco – ha detto – non può  mettere un impianto al confine con Bussero e Cassina pensando che la situazione resti tranquilla».