Lotta alle zanzare: l’appello dell’ATS ai comuni cade nel vuoto

Dal 2017 una legge regionale vieta i trattamenti insetticidi nei periodi di fioritura, ma sembra che molti comuni non si siano ancora adeguati

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L’arrivo dell’estate coincide purtroppo anche con quello delle zanzare. Negli scorsi mesi, infatti, sono molte le amministrazioni comunali e i privati che si sono messi all’opera per disinfestare il proprio paese.

Molti di questi trattamenti, però, non limitano il loro effetto alle sole zanzare e finiscono per causare la morte di molte api, insetti fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema.

LA LEGGE REGIONALE

In seguito alle lamentele di alcuni apicoltori riguardo alla moria di api, nel 2017 è stata approvata una legge regionale, che prevede “il divieto di effettuare trattamenti insetticidi e acaricidi:

a) sulle piante legnose ed erbacee dall’inizio della loro fioritura alla caduta dei petali;
b) sugli alberi di qualsiasi specie qualora siano in fioritura le vegetazioni sottostanti, salvo che queste ultime siano preventivamente falciate».

L’inosservanza di tali norme da parte dei Comuni comporta multe comprese tra 500 e 3.000 euro.

L’APPELLO DI CITTÀ METROPOLITANA AI COMUNI

Ad aprile l’Agenzia di Tutela della Salute della Città Metropolitana di Milano ha inviato una prescrizione alle amministrazioni locali per ricordare le «modalità di attuazione dei trattamenti anti zanzare al fine di evitare morie di api e di altri insetti non bersaglio».

Nel documento, si esortano i Sindaci ad osservare la legge regionale, che prevede il divieto di effettuare disinfestazioni nei periodi di fioritura, ossia nei mesi di aprile, maggio e giugno.

Nella lettera dell’ATS, firmata da Massimo Rocco – Direttore Vicario della UOC Distretto Veterinario Adda Martesana –, si spiega come gli insetticidi ad azione adulticida non agiscono in modo selettivo, bensì a largo spettro d’azione, finendo per essere ingeriti anche dalle api e da altri insetti non bersaglio che abitano l’ambiente urbano, portando inevitabilmente alla loro morte.

Nel documento, inoltre, l’Agenzia per la Tutela della Salute ha consigliato ai comuni una serie di buone prassi da seguire nella lotta alle zanzare, che comprendono, ad esempio, l’invito a contattare gli apicultori locali prima delle disinfestazioni.

COME SI COMPORTANO I COMUNI?

L’appello dell’ATS sembra però essere caduto nel vuoto. Scorrendo tra le comunicazioni di lotta alle zanzare pubblicate sui siti web dei comuni della Martesana, sembrerebbe che la maggior parte delle amministrazioni non si attenga alle norme regionali e abbia proseguito con il metodo di disinfestazione tradizionale, forse per contenere i costi.

Sono ben pochi gli esempi di comuni virtuosi che si sono adeguati alle nuove ordinanze, tra cui Pessano con Bornago, che ha interrotto i trattamenti adulticidi nel mese di giugno, e Gorgonzola, che nei tre mesi di fioritura ha effettuato soltanto trattamenti larvicidi. Tra i comuni promossi anche Vignate, che ha eseguito soltanto due interventi larvicidi nel mese di maggio.