La questione della “Lezione di arabo” a Cernusco Sul Naviglio è arrivata in Consiglio Comunale. Paola Malacangio, Consigliere Comunale della Lega, ha infatti interpellato direttamente il sindaco, Ermanno Zacchetti, chiedendo delucidazioni sulla vicenda.
Il caso era scoppiato a inizio giugno, quando proprio Paola Malcangio aveva denunciato la lezione di arabo, parlando di «Inclusione al contrario», che sarebbe avvenuta a maggio in una classe di seconda elementare dell’Istituto Montalcini di Cernusco. A rispondere allora era stato il dirigente scolastico del comprensivo Montalcini, specificando come quanto avvenuto non fosse un progetto «Ma un’iniziativa didattica, finalizzata all’inclusione, assunta nella sua autonomia dal team docente mediante l’attivazione delle risorse istituzionali presenti sul territorio».
Paola Malcangio in Consiglio Comunale ha interpellato il sindaco su tre aspetti: l’autorizzazione dell’intervento, la liquidazione dello stesso e i controlli eventuali posti in essere sui fondi. Ma lo spartiacque è capire se l’intervento avvenuto alla Montalcini rientri nelle finalità prevista dal servizio complessivo di mediazione culturale e linguistica: per Paola Malcangio no, non essendo destinato ad «Accogliere o integrare alunni visto che i destinatari del progetto sono nati in Italia, parlano italiano e non hanno difficoltà di apprendimento e integrazione», mentre per il sindaco Zacchetti «Gli interventi di mediazone linguistica – culturale e di mediazione linguistica sono rivolti in via prioritaria ma non esclusiva agli alunni neo arrivati, oltre ad avere la funzione di avvicinare tutte le componenti scolastiche «ai temi dell’immigrazione fsvorendone una maggiore comprensione»
DOMANDE E RISPOSTE
AUTORIZZAZIONE: «Chi ha autorizzato l’intervento non avendo i presupposti per essere finanziato dal servizio di mediazione linguistica – culturale, poiché detto servizio era rivolto solo ad alunni neo arrivati o non neo arrivati ma con marcate difficoltà di comprensione e di comunicazione linguistica?».
PAGAMENTO: «L’amministrazione intende verificare se l’intervento è stato liquidato nonostante la mancanza di requisiti?».
CONTROLLI: «Quali modalità di controllo vengono poste in essere […] sul corretto svolgimento del servizio per garantire che i fondi destinati alla facilitazione linguistica e alla mediazione linguistica culturale siano effettivamente utilizzati in questi due ambiti e non distratti in progetti, interventi e iniziative pur apprezzabili e condivisibili ma non rientranti nelle fattispecie finanziate dal distretto?».
AUTORIZZAZIONE: «Le scuole del distretto presentano richiesta scritta dell’intervento […] inviando una mail all’ufficio di piano e contestualmente al coordinamento del progetto dell’impresa aggiudicataria. Il coordinatore valuta le domande pervenute, prende contatti diretti con gli invianti, approfondisce i termini delle richieste e, tenuto conto della congruità, attiva gli interventi stabilendo i tempi […]. L’ufficio di piano monitora, attraverso il report inviato da coordinatore della cooperativa, andamento del servizio e relativa spesa».
PAGAMENTO: «Considerato che l’intervento […] rientra nelle finalità e nelle possibili modalità dell’intervento di mediazione linguistico – culturale nulla osta [ndr… a liquidare] nella prossima copertura finanziaria».
CONTROLLI: «Il servizio in questione è distrettuale e gestiuto pertanto in forma associata. Oltre alle prassi standard di monitoraggio composte da rendicontazioni orali, report qualitativi a cura del coordinatore, incontri tra coordinatore e operatori dell’ufficio di piano, azioni di supervisione e formazione del personale messi in atto dalla ditta incaricata, tutte le progettazioni distrettuali sono poste al vaglio dell’assemblea dei sindaci e del tavolo tecnico distrettuale […] che monitorano e valutano gli interventi realizzati».