Biogas Masate, Città Metropolitana rimanda la decisione

Rinviati al 16 luglio l'autorizzazione o il diniego in merito all'impianto

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Si è svolta lunedì 10 giugno, in Città Metropolitana, la Conferenza dei servizi alla presenza dei sindaci dei comuni di Masate, Basiano, Trezzano Rosa, Pozzo d’Adda, Inzago e Gessate, ai Comitati NoBiogas di Masate e Inzago e al Comitato Civico di Gessate, unitamente ai loro tecnici e alla società Energa.
All’ordine del giorno c’era il parere che avrebbe dovuto esprimere Città Metropolitana in merito al diniego o all’autorizzazione dell’impianto, e che invece ha prodotto una sospensiva con rinvio al 16 luglio.

LA DELUSIONE

La lista civica Rinnoviamo Masate ha dichiarato «Siamo piuttosto delusi dal fatto che Città Metropolitana abbia deciso un nuovo rinvio al procedimento nonostante la grande mole di criticità segnalate dal comune di Inzago, oltre a quelle rilevate dai comuni di Masate, Gessate, Trezzano Rosa, Pozzo d’Adda e Basiano. Prendiamo atto del fatto che finalmente il nuovo sindaco Pamela Tumiati, “esprimendo dissenso all’installazione dell’impianto Energa”, abbia imposto un drastico cambio di rotta alla politica esprimendo il suo diniego. Questo anche grazie al forte pressing effettuato dai vari comitati e associazioni che ringraziamo. L’ambiguità dei pareri espressi precedentemente dall’amministrazione masatese è stata ben ribadita anche nell’odierna conferenza dei servizi, proprio dai tecnici di Città Metropolitana: essi hanno infatti ricordato, senza mezzi termini, che il famoso “asterisco” apposto al PGT è stata iniziativa voluta ed eseguita in piena responsabilità dal Comune di Masate. Auspichiamo che il sindaco Tumiati continui a colloquiare con questa minoranza, con i comitati e le associazioni ecologiche del territorio: tutti dobbiamo operare per il bene di ogni cittadino di Masate».

Il presidente della conferenza ing. Parma ha aperto i lavori con una relazione che ha ripercorso i quattro anni del procedimento, iniziato nel 2015.

LA CONTRARIETÀ DELLE AMMINISTRAZIONI

Poi la parola è andata al comune di Masate che, nella persona del neoeletto sindaco Pamela Tumiati, ha presentato una mozione firmata dai sindaci di Masate, Gessate, Trezzano Rosa e Basiano, dove veniva ribadito il totale diniego all’approvazione per la costruzione dell’impianto di Biogas di Energa. Le motivazioni riportate sono state molteplici: dalla preoccupazione dell’impatto sull’ambiente a quello sulla salute dei cittadini, dall’errata localizzazione alla mancanza totale di garanzie serie di un impianto ben progettato e con tecnologie collaudate e moderne. È seguita poi la relazione del tecnico nominato dallo stesso comune, che dopo aver analizzato il progetto definitivo di Energa ne ha evidenziato grossi problemi progettuali, la mancanza totale di verifiche e aspetti progettuali trattati sommariamente.

Il Comitato Civico di Gessate ha replicato: «Applaudiamo i sindaci dei comuni, compresi quelli limitrofi, che hanno avuto il coraggio di opporsi a Energa e a Città Metropolitana dando parere negativo e applaudiamo al medico di ATS che è stato irremovibile sulla sua posizione di contrarietà per la salute pubblica. Siamo fortemente delusi da Energa che ogni volta svela il mero carattere speculativo dell’operazione non dando importanza a nessuna richiesta della popolazione e da ARPA, da cui ci si aspetterebbe una valutazione oggettiva. Siamo fortemente delusi da Città Metropolitana che, conscia dei grossi problemi progettuali, da quattro anni porta avanti questo procedimento con innumerevoli richieste di modifica a un progetto che, ancora oggi, fa acqua da tutte le parti, senza avere il coraggio di bocciarlo definitivamente a favore di un operatore più serio e qualificato. Vergogna.»

 

Augusta Brambilla