Trecentosettantaquattro
: questi i voti di differenza a Segrate Tra la Lega di Matteo Salvini e il Partito Democratico alle ultime Elezioni europee. Un campanello d’allarme per il sindaco Paolo Micheli e la sua maggioranza a un anno dalle prossime elezioni amministrative. Proprio il risultato delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo ha dato il via a un botta e risposta tra il primo cittadino e la Lega segratese. Uno dei primi colpi della campagna elettorale?
MICHELI: «SEGRATE CITTA’ AMMINISTRATA CON COMPETENZA»
Punta sul paragone Milano – Segrate il sindaco Micheli, legando tra loro due parallelismi: il risultato del Partito Democratico sopra la media nazionale in entrambe le città, sintomo di una «gestione competente e onesta delle due Amministrazioni». A onor del vero va ricordato che si, sia a Milano che a Segrate i dem ottengono, rispettivamente con il 35,97% e il 29,45%, un risultato superiore al 22,69% nazionale, solo che nel capoluogo lombardo vincono, a Segrate no.
Micheli, è attento a posizionarsi con cura su un lato del fronte, a creare una distanza netta tra quella «resistenza moderata, seria e rispettosa», alla quale lui sente di appartenere, e una «Lega fatta di ruberie, debiti e regresso culturale».
Il sindaco ha poi fatto un passo avanti verso le elezioni amministrative 2020: «Stiamo lavorando al meglio per guadagnarci ancora la vostra fiducia il prossimo anno. In mezzo a una politica piena di condanne, debiti e incompetenza, noi resistiamo».
LEGA: «FIGURE INDECENTI»
Arroganti. Così la Lega di Segrate ha definito le parole utilizzate dal sindaco Micheli per commentare le elezioni: «È inaccettabile – hanno detto dal carroccio – che un rappresentante delle istituzioni, commentando i risultati, parli di regresso culturale riferendosi a una fetta rilevante dei suoi cittadini».
Anche la Lega, archiviate con successo le europee, è passata subito a parlare di amministrative, chiamando a raccolta i propri sostenitori: «Ringraziamo ancora i segratesi che ci sostengono e non si lasciano avvilire dai prepotenti e invitiamo i nostri sostenitori a darci una mano per cambiare Segrate, riportare i servizi e abbassare le tasse alzate dalla Giunta Micheli».