La lotta contro la malattia è sempre sfiancante, e spesso la cucina viene in aiuto di coloro che ne sono affetti regalando distrazione, sollievo e – talvolta, con il consumo degli alimenti adatti – dando una mano all’organismo.
È proprio nell’ottica di aiuto ai pazienti che le associazioni Codice Viola, MyEverest e Don Giulio Farina, in collaborazione con Cook in Love – il nuovo format di scuola di cucina di Cernusco – e l’ospedale San Raffaele si sono uniti dando vita a Profumo di vita in cucina, un progetto di social cooking in campo oncologico dedicato a coloro che sono affetti da tumore del pancreas.
IL PROGETTO
Sono tre – due dei quali sono già stati svolti – gli incontri dedicati a far riscoprire ai pazienti la bellezza della cucina e le grandi potenzialità dell’alimentazione, grazie alle indicazioni dello chef e al supporto di un team di professionisti composto dalla nutrizionista Alice Burini, dalla diabetologa Nicoletta Dozio e dalla counselor Benedetta Zardi.
I pazienti, selezionati dai medici dell’ospedale San Raffaele sulla base delle loro caratteristiche, si mettono in gioco negli spazi di Cook in Love preparando un menù creato appositamente per loro – che vede tra le ricette anche hamburger di salmone, crema di zucca e dolci sfiziosi – acquisendo i principi necessari per una corretta nutrizione sotto la supervisione del team.
TUMORE AL PANCREAS: PERCHÉ
C’è una ragione ben precisa se il progetto – nato dall’intuizione di un medico – è stato indirizzato ai soggetti affetti da tumore del pancreas. Con il miglioramento delle terapie, infatti, l’aspettativa di vita dei malati di questo tipo di tumore è aumentata e la malattia si è cronicizzata. Il progetto Profumo di vita in cucina è a supporto proprio di questa nuova aspettativa di vita, nell’ottica della ricerca e del sostegno ai pazienti.
L’APPORTO DI COOK IN LOVE
Gli spazi della scuola di cucina – situata in via Torino 24 a Cernusco sul Naviglio – si sono rivelati confortevoli e perfettamente funzionali al progetto, dando modo ai partecipanti di muoversi in un ambiente completamente dedicato al mondo della cucina e progettato appositamente per ospitare corsi.
«Si è incontrata da subito la disponibilità di aziende e persone del territorio – hanno raccontato alcuni responsabili del progetto–, come Stefania Zucchetti e Mara Iovino di Cook in Love, le quali hanno reso possibile l’avvio sul campo dell’iniziativa partecipando attivamente alla rete di patrocinatori e sponsor che garantiscono la sostenibilità di questa idea innovativa di social cooking in campo oncologico».Un modo davvero innovativo di unire cucina e salute.
Per ulteriori informazioni sulle attività di Cook in Love e sui loro corsi di cucina è possibile visitare il loro sito web.