Pako Balzano: con il suo teatro porta in scena le “storie distratte”

L’attore e regista ci racconta “La scarpa di Bahaa”, una storia di immigrazione dall’Africa all’Europa, ma anche dalla Puglia a Cernusco

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Siete mai stati a Balzano di sotto? E’ un paese dove ci sono un prete, una giornalista, un barbone, i poliziotti, gli immigrati. Un paese come tanti altri, con la sola particolarità che non esiste: è il paese immaginario dove ci porta Pasquale “Pako” Balzano con la sua compagnia teatrale “Distractors”.

Balzano di sotto è lo scenario dove avvengono le storie immaginarie, ma assolutamente realistiche, di “La scarpa di Bahaa”, lo spettacolo che ha recentemente debuttato al Teatro Arci Scighera di Milano. E’ un’opera dove realtà e fantasia si mescolano per far riflettere, con un pizzico di leggerezza, su temi di scottante attualità.

IL TEATRO DELLE STORIE “DISTRATTE”

«Con questo spettacolo raccontiamo la storia vera di Bahaa Bakkar, arrivato nel nostro paese qualche anno fa su un gommone», ci racconta Pako. «Partito dall’Egitto, ha dovuto affrontare i campi di prigionia in Libia, la compravendita di essere umani, la fuga disperata per la sopravvivenza: ha vissuto quell’odissea di cui spesso sentiamo parlare, ma su cui non ci fermiamo a riflettere abbastanza».

Nata da un’idea di Pako, l’opera è il frutto del lavoro di tutta la compagnia teatrale, della quale fa parte anche Bahaa. «Abbiamo lavorato tutti insieme per scrivere il testo, che è stato sviluppato come un lavoro corale – sottolinea Pako – Le idee erano tante e il copione teatrale, quello che portiamo effettivamente in scena, è solo una piccola parte!».

Tante idee che hanno preso la forma di un romanzo, intitolato La scarpa di Bahaa come lo spettacolo. Il libro, pubblicato da Edizioni Underground, è stato scritto da Carla Pavone, con la quale Pako collabora da tempo. «Con la sua amore per la scrittura Carla raccoglie le nostre idee e le trasforma in pagine scritte. Ha creato un romanzo che “accompagna” lo spettacolo, ma vive di vita propria».

Pako balzano
Pako Balzano, attore, regista e fondatore dei “Distractors”

Alla storia di immigrazione dall’Africa verso l’Europa nello spettacolo e nel libro si intrecciano altre storie di immigrazione. Come quella, vera, di Pako e della sua famiglia, che hanno lasciato la Puglia negli ’70 alla volta della Germania, prima, e della Lombardia, poi. «Siamo arrivati a Cernusco sul Naviglio in un’epoca in cui non si affittavano le case ai meridionali. Allora eravamo noi, gli immigrati – ricorda Pako – Oggi le cose sono cambiate, ma solo apparentemente: ci sono nuovi immigrati, che vengono da altri Paesi, ma suscitano sempre le stesse paure. E’ la storia che si ripete, sono le storie “distratte” di cui ci dimentichiamo».

EMOZIONARSI PER RIFLETTERE

E’ questo lo stile di Pako: nel suo teatro racconta un po’ di sé per ricordare a stesso quelle storie che si tendono a dimenticare. E per coinvolgere anche il pubblico e suscitare delle emozioni, senza dare giudizi né risposte.

«Le storie che ci interessano davvero sono quelle che ci coinvolgono e ci toccano da vicino – racconta Pako – Per questo nelle mie opere racconto cose vere, che sono capitate o potrebbero capitare a ognuno di noi. E cerco di far divertire ed emozionare il pubblico, spingendo gli spettatori a farsi delle domande e a cercare delle risposte. Le loro, non le nostre: noi portiamo in scena un’idea, una provocazione, una riflessione, ma senza dare risposte scontate o di parte».

Con questo spirito Pako ha fondato la compagnia teatrale “Distractors”, nata nel 2013 a Cernusco sul Naviglio. «Dopo aver frequentato alcuni corsi di recitazione mi sono appassionato al teatro – spiega Pako – La compagnia teatrale è nata quasi per gioco, grazie al fatto che ho incontrato persone che, come me, pensano che bisogna divertirsi ed emozionarsi in prima persona per poter far divertire ed emozionare gli altri».

L’opera prima della compagnia è stata “Al primo piano”, che ha debuttato nel 2015 al Teatro Scighera, un luogo molto caro a Pako, «perché lo sento un po’ come casa mia».

In questo primo spettacolo, dove si è cimentato come attore e regista, Pako ha portato in scena uno dei temi che gli stanno a cuore: quello della malattia mentale. Naturalmente l’ha fatto a modo suo, con una storia originale e divertente: i protagonisti sono due anziani, un uomo e una donna, che si conoscono in una casa di cura e si innamorano, suscitando le perplessità delle rispettive famiglie. «Cosa c’è di più folle dell’amore? – scherza Pako – e di più reale di due persone che invecchiano e si ammalano?».

Oggi la compagnia è formata da una ventina di persone, tra tecnici e attori, tutti non professionisti. Con lo spirito instancabile e le idee vulcaniche di Pako ha avviato collaborazioni con realtà del territorio, come la ProLoco di Cernusco, e realizzato diversi progetti.

Il prossimo autunno, quando Bahaa tornerà dal suo viaggio in Egitto, porterà in tournée lo spettacolo “La scarpa di Bahaa”. Le date saranno annunciate sulla pagina Facebook dei Distractors e sul sito di Pako.