Palazzo Pirola ha aperto le sue stanze sabato 4 maggio all’iniziativa Digital Garden – dedicata ai bambini dai 5 anni in su – con l’intento di utilizzare gli strumenti digitali per avvicinare i piccoli all’ambiente.
L’IMPEGNO CONGIUNTO DELLE ASSOCIAZIONI
Organizzata in sinergia da due associazioni gorgonzolesi, MarteLab – che si occupa di contenuti multimediali – e La Trama di Penelope – che propone laboratori creativi per i bambini, l’iniziativa ha avuto anche il patrocinio dell’amministrazione comunale.
«Noi ci siamo sempre occupati di tecnologia e installazioni collettive, e questa è la prima volta che sperimentiamo una collaborazione con La Trama di Penelope, dopo aver vinto il bando comunale per un associazionismo in rete che proponesse percorsi didattico-educativi per bambini – ha dichiarato Niccolò Leali, presidente di MarteLab -. L’obiettivo del progetto è sicuramente quello educativo-esperienziale, per provare a insegnare loro cosa rappresenta l’ambiente, cosa sono gli ecosistemi e cos’è la catena alimentare in modo ludico e interessante. I partecipanti, tra i quali gli alunni delle classi terze e quarte delle scuole primarie Molino Vecchio e Via Mazzini, si sono dimostrati entusiasti e appassionati».
LE ATTIVITÀ
Grandi e piccini hanno potuto colorare gli animali che popolano due ambienti distinti, la savana e il bosco, e inserirli – attraverso uno scanner – nel loro giusto habitat naturale con uno schermo allestito nella sala più grande.
«Abbiamo aderito a questo progetto con entusiasmo perché è per noi un’occasione per sperimentarci in un una nuova direzione, che coniuga l’apprendimento digitale con la creatività – ha sottolineato Lara Gasparini, presidente di La Trama di Penelope -. La risposta positiva è subito arrivata con la presenza di tante famiglie e di numerosi bambini attratti dalla possibilità di lavorare in autonomia al proprio disegno e nello stesso tempo di interagire con gli altri in uno spazio a loro dedicato. Sono emerse piccole conoscenze individuali sul mondo animale, sugli ambienti e sulla catena alimentare».
Augusta Brambilla