Passano le settimane, ma non accenna a placarsi la polemica riguardante il taglio degli alberi nel territorio del Parco Agricolo Nord-Est a Bussero.
Dopo i malumori sull’abbattimento delle piante e la risposta del Sindaco Curzio Rusnati, la lista civica ProBus ha chiesto al Comune l’accesso agli atti e ha rivolto sei domande al primo cittadino busserese.
LA VICENDA
Tutto ha avuto inizio a febbraio dello scorso anno, quando una serie di temporali violenti aveva provocato la caduta di grossi rami sulla strada provinciale SP 120, che affianca i terreni in oggetto. Dopo l’episodio, per mettere in sicurezza l’area, Città Metropolitana aveva richiesto una relazione agronomica commissionata all’Ing. Paolo Meregalli, conduttore dei terreni. Nella relazione era stata rilevata un’estesa presenza di marciume nelle piante prese in esame e l’abbattimento degli alberi era stato definito “non procrastinabile”.
A Marzo 2019, il taglio di altre circa 70 piante ha fatto infuriare alcuni cittadini Probus e Lega che hanno accusato direttamente l’Amministrazione comunale di aver avallato “una strage di alberi”.
Di conseguenza, l’amministrazione con una nota ha risposto alle accuse sottolineando il rispetto di tutte le procedure e sostenendo di aver agito in nome della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini non ostacolando l’abbattimento su suolo privato delle piante malate e quindi a rischio di caduta.
L’amministrazione ha poi affermato di aver vincolato il taglio degli alberi alla ripiantumazione dei filari con 100 nuovi impianti di Pioppo Bianco.
Risposta che non ha convinto affatto Probus, tanto da richiedere, attraverso la consigliera Angela Costa, l’accesso agli atti relativi al taglio delle piante nel Parco, per poter ricostruire la vicenda a partire dai documenti, con tanto di hashtag sui social #fuoriidocumenti.
LE SEI DOMANDE DI PROBUS
In primo luogo, la consigliera Costa ha ripreso una lettera del marzo 2018 del Consorzio Parco Nord Est indirizzata ai comuni di Pessano e Bussero, in cui «si raccomanda di procedere alla messa a dimora entro la fine del mese di marzo o in alternativa tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre [2018] evitando i periodi di gelo». Ad oggi, tuttavia, nessuna pianta è ancora stata messa a dimora.
Inoltre, dalla ricostruzione dei fatti, pare che la perizia agronomica (indispensabile per autorizzare gli abbattimenti) si riferisca esclusivamente al taglio dei 25 alberi lungo la SP 120 avvenuto nel marzo 2018, ma non giustificherebbe l’abbattimento delle piante all’interno del P.A.N.E. avvenuto quest’anno.
In seguito a quanto ricostruito, dunque, queste sono le sei domande che ProBus ha rivolto all’assessore Vadori e al Sindaco Rusnati:
- Perché la perizia citata nel comunicato stampa ufficiale dell’Amministrazione si riferisce solo a 19 alberi posti ai bordi della strada provinciale?
- Perché le piante abbattute lungo la SP120 nel marzo 2018 non sono ancora state sostituite da nuove piante come prescritto dal Parco e come promesso?
- L’Amministrazione conosce con esattezza, in rifermento all’ultima operazione di taglio, il numero di alberi abbattuti e il loro preciso stato di salute, tale da giustificarne la pericolosità?
- L’Amministrazione può affermare con certezza che durante l’ultima operazione di taglio non sono stati abbattuti anche alberi in buona salute?
- Come previsto dal Regolamento Edilizio Comunale, esiste formale autorizzazione al taglio concessa dall’Amministrazione all’affittuario del terreno che ne ha fatto richiesta?
- Se tutti questi documenti esistono, perché non sono stati consegnati dopo la formale richiesta di accesso agli atti effettuata dalla Consigliera Angela Costa?
LA RISPOSTA DI RUSNATIDomande rispedite immediatamente al mittente dal Sindaco Rusnati che ha affermato di voler rispondere all’opposizione nelle sedi opportune a partire dai banchi del consiglio comunale. Il Sindaco ha poi aggiunto: «Qualora invece i cittadini di Bussero volessero avere altre informazioni sulla vicenda del taglio degli alberi, come peraltro già hanno fatto, siamo sempre a disposizione nelle consuete modalità di ricevimento al pubblico».