Tutto era nato come un semplice gioco, ma nel giro di poche settimane si è trasformato in un fenomeno virale, capace di muovere web e territorio, attirando migliaia di utenti Facebook. Stiamo parlando di MilanoGuerraBot2020, la pagina che simula una guerra che vede protagonisti i Comuni della provincia di Milano.
COME FUNZIONA
La pagina funziona grazie a un bot automatico, che sceglie un comune in modo del tutto casuale e, per conto del suo controllore, ne conquista un altro tra quelli confinanti. I fan della pagina non possono interagire con il meccanismo di gioco, ma possono fare il tifo per il proprio Comune di appartenenza, esibendo il proprio campanilismo.
«Il bot è un cantiere aperto – ci ha spiegato il creatore (o uno dei creatori) della pagina – abbiamo iniziato con alcuni parametri e li abbiamo modificati in corso d’opera per rendere il gioco più divertente. La dinamica di conquista è casuale».
LA NASCITA DEL PROGETTO
Il progetto nasce in realtà sulla scia di altre due pagine, ItaliaGuerraBot2020 e WorldWarBot2020, ideate da un programmatore di Bergamo, che oggi su Facebook vantano rispettivamente 91.000 e 163.000 mi piace.
«L’idea di aprire la versione guerrafondaia milanese del bot è stata naturale – ha spiegato l’Admin – Tutto è nato grazie all’inventore del guerra bot mondiale e nazionale, il vero genio è lui».
LA RIVINCITA DELLA PROVINCIA
Il creatore della pagina ci ha poi spiegato il pensiero che sta alla base del progetto, non senza una buona dose di ironia.
«Da abitanti della provincia siamo stufi di essere considerati giargiana – ha spiegato -. Da troppo tempo Milano è capoluogo di provincia: è ora di rimettere in discussione il ruolo di capofila».
L’idea della pagina nasce anche dalla voglia di rivincita dei paesi dell’hinterland di Milano, che spesso si sentono trascurati dalla grande città.
«Bisogna prendere atto del grande romanticismo della provincia milanese – ha aggiunto –fatta di cascine, campi, capannoni prefabbricati, rotonde e nutrie a perdita d’occhio. I tramonti, le nebbie e gli orizzonti che si vedono fuori dalla città, i milanesi imbruttiti se li scordano».
«Ci auguriamo che le istituzioni prendano atto del risultato finale di questa guerra e agiscano di conseguenza».
UN FENOMENO VIRALE
La pagina è stata creata il 27 marzo scorso, ma è cresciuta esponenzialmente di giorno in giorno e ad oggi conta già oltre 2300 mi piace.
«Direi che i motivi della viralità del fenomeno sono gli stessi per cui Risiko è il gioco da tavolo più famoso al mondo. Inoltre – ha aggiunto – la pagina risveglia in modo parodistico un certo campanilismo locale tipico degli italiani. La guerra tra guelfi e ghibellini non è mai finita. l’Italia è uno dei paesi al mondo con più sfaccettature culturali al suo interno».
CHI C’È DIETRO?
L’ideatore di MilanoGuerraBot2020 non ha voluto svelare la sua identità, ma ci ha dato qualche indizio che permette di restringere il raggio delle ricerche.
«Vi diciamo solo che siamo giargiana – ha confessato –e che la nostra cittadina è ancora in vita, anche se sta facendo un po’ schifo. Speriamo che si riprenda».