Da Cernusco a Los Angeles, la musica di Kikko Palmosi ha stregato artisti di fama internazionale

“Ogni canzone è una piccola opera d’arte”: Kikko Palmosi ci racconta come nasce la sua musica

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Ha composto musica per Laura Pausini, Giorgia, Francesco Renga, Annalisa, Emma Marrone, Alessandra Amoroso. E’ stato il produttore dei Modà. E c’è la sua musica nelle canzoni del giovane cantante Einar. Stiamo parlando di Enrico “Kikko” Palmosi, un nome forse poco conosciuto al pubblico, un po’ perché di una canzone conosciamo soprattutto l’interprete, un po’ perché Kikko è una persona riservata, che non ama stare sotto i riflettori.

Il musicista e produttore discografico trae ispirazione dalla realtà e dalle “contaminazioni” con altre culture per comporre la sua musica. Nato e cresciuto a Cernusco sul Naviglio, è spesso in viaggio e in questo momento si trova a Los Angeles, dove lo abbiamo raggiunto telefonicamente. E, sarà forse per un po’ di nostalgia di casa, ha accettato di raccontarci com’è nata la sua passione per la musica e i suoi progetti più recenti.

«Qui a Los Angeles sto lavorando con un gruppo di autori e produttori, che sono artisti e amici. Scriviamo musica in team, facendo sessioni di scrittura – ha esordito Kikko – Non so ancora per chi scrivo e se la musica che compongo oggi diventerà una canzone. E’ difficile che un pezzo scritto oggi venga usato subito».

E per spiegarci come funziona l’ambiente della musica ci fa un esempio significativo. «Molti anni fa ho scritto un brano insieme a Luca Sala, e lo abbiamo intitolato “Se fosse inverno”. Credevamo molto in questo pezzo e lo abbiamo proposto a due affermati artisti. Che l’anno scartato – ricorda Kikko – Poi Francesco Silvestre, il cantante dei Modà, ha scritto un testo su questa musica e ne è nata la canzone “Non è l’inferno”, interpretata da Emma. Il brano ha vinto il Festival di Sanremo nel 2012».

Questo conferma che «le canzoni sono piccole opere d’arte. Non è prevedibile se saranno apprezzate da qualcuno, se avranno successo e, nel caso, quando arriverà».

UNA PIANOLA, LA RADIO, IL MAESTRO LEONE

La passione per la musica accompagna Enrico fin da piccolo. «Ho iniziato con la classica pianola, che mi regalò mia mamma. Un regalo bellissimo, che mi ha permesso di fare il primo passo verso la musica. Ascoltavo i brani alla radio e riuscivo a riprodurli sulla mia pianola, senza sapere nulla di note e spartiti», racconta Enrico.

Questa capacità straordinaria per un bambino di 10 anni lo ha portato a studiare pianoforte «alla scuola civica di Cernusco con il mitico maestro Leone, una vera istituzione».

«Da lì ho iniziato a studiare il pianoforte classico con grande passione: il mio obiettivo era riprodurre le canzoni del mio gruppo preferito, i Queen. Erano loro il mio modello ispiratore – spiega il produttore – Ancora oggi ascolto molta musica, spaziando dai Green Day a Ed Sheeran…i miei gusti musicali sono ampi, anche se non mi spingo oltre l’heavy-metal».

TRA ISPIRAZIONE E CONTAMINAZIONE

Secondo Enrico un musicista deve continuare ad ascoltare ed essere aggiornato, perché «la musica nasce come contaminazione tra diversi generi e ispirazioni. Ed è anche per questo che ho viaggiato molto, soprattutto a Londra e in Svezia».

Viaggiare gli ha dato l’opportunità di collaborare con diverse persone. «Ogni esperienza è un tassello della tua formazione. Per esempio, dopo un viaggio a Miami avevo in testa i ritmi reggaeton, e ho scritto musica su quello stile».

Dalle prime sperimentazioni con la pianola alle “jam session” di oggi, a Los Angeles, la musica è stata una scelta naturale, cresciuta un po’ alla volta fino a diventare la professione della sua vita. «Ci ho creduto e ci ho provato fin dall’inizio. Certo, come tutti i ragazzi, una volta finite le scuole superiori ho cercato lavoro e l’ho trovato all’HP di Cernusco. Ho lavorato lì per due anni, ma sapevo che non era la mia strada – ci racconta Enrico – Uscivo dall’ufficio e mi dedicavo alla musica, collaborando con una piccolissima etichetta di Milano. Inizialmente la famiglia e gli amici pensavano che fosse solo un hobby, di cui non avrei potuto vivere. Per fortuna, si sbagliavano».

Era l’inizio degli anni 2000, e da lì sono seguite le prime collaborazioni con i Modà e gli Studio 3, con artisti del calibro di Valerio Scanu, Emma e, più recentemente, Giorgia, Laura Pausini, Francesco Renga, Alessandra Amoroso, Einar e Il Volo. Insieme a Sabatino Salvati, produttore e compositore, e Tony Maiello, che ha esordito a X Factor 2008, ha anche fondato la società editoriale “Il Branco Edizioni Musicali”.

Durante la sua permanenza a Londra e Los Angeles ha composto musiche per le serie televisive School HacksPenny on M.A.R.S. della Disney. E in Italia si occupa di giovani talenti con l’associazione Music Maze Lab di Lecce. «Aiutiamo giovani musicisti a tirar fuori il loro talento e a diventare bravi autori – ha concluso Kikko – Non è facile, ma è importante creare opportunità per i più meritevoli, e a distanza di anni abbiamo raccolto buoni successi».

E da questa esperienza a Los Angeles cosa nascerà? È ancora presto per dirlo, come abbiamo capito ogni brano musicale segue percorsi imprevedibili, ma forse tra qualche anno sentiremo un nuovo successo firmato Enrico “Kikko” Palmosi.