Se pensiamo a Leonardo da Vinci ci viene in mente l’artista, il pittore, lo scienziato. Ma il grande genio toscano si è distinto anche per un altro aspetto, meno conosciuto eppure fondamentale: come primo progettista della storia. O, per dirla all’inglese, con un termine che ha certamente più appeal, come “designer”. E’ questo lato che esplora la mostra itinerante “Leonardo da Vinci. Macchine, sogni e altre sperimentazioni”, allestita a Cernusco sul Naviglio. L’esposizione si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci.
A inaugurare la mostra, lo scorso venerdì, è stato Massimo Temporelli, fisico, divulgatore e cofondatore del FabLab di Milano, il “laboratorio di fabbricazione digitale” che ha creato le macchine esposte.
«Sono particolarmente felice che questa mostra arrivi anche a Cernusco, un paese che Leonardo avrebbe amato – ha esordito Massimo Temporelli – Leonardo amava l’acqua, e qui c’è il naviglio, e poi la sua ‘città ideale’ era una città a misura d’uomo, come lo è Cernusco».
LEGNO E STAMPA 3D: LA TRADIZIONE INCONTRA L’INNOVAZIONE
Nove aree tematiche ripercorrono i campi di ricerca in cui si impegnato Leonardo da Vinci, dalla meccanica, alla guerra, alla scienza sperimentale. In ogni area è presente una macchina che Leonardo ha progettato, ma mai realizzato o di cui non sono rimaste tracce, come l’aliante che doveva permettere all’uomo di volare. I modelli esposti sono stati costruiti seguendo i progetti di Leonardo e realizzati dal FabLab di Milano con le più moderne tecnologie, dal taglio laser alla stampa 3D.
Proprio oggi, 15 aprile, Leonardo festeggerebbe il suo compleanno.
E nonostante siano passati 567 anni dalla sua nascita e 500 dalla morte, «è un personaggio che ancora oggi incuriosisce ed è incredibilmente contemporaneo», ha dichiarato Temporelli. «In primis perché era un personaggio poliedrico, che si occupava di diverse cose, anche nella stessa giornata. Il suo vasto campo di interessi e la sua curiosità è paragonabile al nostro navigare in Internet: stiamo leggendo una cosa e già la nostra attenzione è catturata da qualcos’altro, un’immagine, un link…e ci destreggiamo tra mille ‘distrazioni’».
«E poi era un innovatore: non accettava le regole imposte dai suoi maestri, ma le discuteva e cercava sempre di andare più in là. Per scoprire, immaginare, progettare qualcosa di nuovo che prima non esisteva. Se vivesse nella nostra epoca userebbe le stampanti 3D».
IL CORAGGIO DI SPERIMENTARE
Questa mostra è quindi un invito a scoprire un lato forse meno conosciuto di Leonardo, ma che ha ancora tanto da insegnarci sul tema dell’innovazione. «Fare innovazione vuol dire ‘dar fastidio alla storia’, non accettare schemi imposti e andare verso l’ignoto, come faceva Leonardo – ha concluso Temporelli – Dobbiamo avere il coraggio di farlo anche noi, tutti, ma soprattutto incoraggiare i ragazzi, fin da piccoli, a fare, sporcarsi le mani, sperimentare, proprio come accadeva nelle botteghe del Rinascimento, dove Leonardo è cresciuto».
La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile fino al 20 aprile 2019 dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 presso lo Spazio Espositivo di via Buonarroti 59.