Esserecontinuopresente: il MAiO presenta la mostra di Mauro de Carli

L'esposizione sarà visitabile dal 9 febbraio al 2 marzo. Inaugurazione a opera del conduttore radiofonico e televisivo Gianluca Gazzoli

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Il MAIO di Cassina ospiterà l’esposizione ESSERECONTINUOPRESENTE di Mauro de Carli, rinomato artista busserese con un ricco background di esperienze, mostre, gallerie, spazi pubblici allestiti e persino la recente pubblicazione di un libro, Istant Arte. Di lui avevamo già parlato, raccontandone la storia e le aspirazioni artistiche.

L’INAUGURAZIONE

Sabato 9 febbraio, alle ore 18, avverrà la presentazione dell’esposizione, condotta da Gianluca Gazzoli e con interventi degli autori del tabloid-catalogo della mostra.
Il Museo del MAiO si trova in Via Trieste 3/c a Cassina de’ Pecchi.

LA MOSTRA

Visitabile fino al 2 marzo, l’esposizione di Mauro de Carli presenta la sua più recente ricerca artisticaattraversando con le sue opere i tre piani del suggestivo torrione seicentesco, sede del MAiO, Museo dell’Arte in Ostaggio.

L’artista, connettendosi al tema della memoria, si appropria di frammenti legati a immagini e simboli della storia dell’arte, coniugandoli con la lettura delle problematiche e dei simboli contemporanei, creando così una nuova capacità di lettura e interpretazione del tempo storico attraverso quella che l’artista stesso definisce una “sovraesperienza della storia e della storia dell’arte”.

Frammenti e riferimenti tratti da Hieronymus Bosch, Picasso, CarstenHoller, Matthew Barney, Michelangelo Buonarroti, Francisco Goya, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni, ThéodoreGéricault, e altri protagonisti della storia dell’arte si incrociano con maschere antiche e contemporanee, griffe della moda, personaggi politici, temi di stretta attualità: memoria, cronaca, storia e sguardi sul futuro si uniscono creando superfici altamente sensibili di immagini con una fitta interrelazione di simboli e significati accompagnati da una costante cura della qualità dell’immagine.

Tele di grandi dimensioni, dittici e trittici rappresentano la produzione pittorica dell’artista, che culmina nell’installazione site-specific del grande dittico al terzo piano del Museo, riservato all’esposizione permanente ideata per rievocare la memoria delle opere trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale.

Inedita è anche la ricca e “feroce” cartella di incisioni Yo Lo Vì, serie di linoleumgrafie che attraverso la riproposizione del titolo di un’incisione della serie dei Disastri della Guerra di Goya rimanda all’osservazione diretta del presente, con uno sguardo lucido, da parte dell’artista milanese, su diversi e controversi temi della contemporaneità.

Sempre da Goya è preso il titolo della serie di disegni Ya es hora, ultima incisione della serie I Capricci, da cui nasce per Mauro de Carli un flusso di ulteriori riflessioni su temi “urgenti” come il concetto di democrazia, il consumismo e il mondo virtuale dei social.

Durante l’inaugurazione sarà presentato il tabloid-catalogo della mostra, arricchito da immagini delle opere, diversi scritti critici e interventi firmati da studiosi e personalità legate al mondo dell’arte e della comunicazione.