Auschwitz, Giornata della Memoria: Brugherio ricorda con musica e arte

Il 26 gennaio in città si terrà una serata dedicata al ricordo delle vittime delle leggi razziali

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Non manca ormai molto al 27 gennaio, occasione in cui ricorre la Giornata della Memoria in ricordo di tutte le vittime della Shoah e delle leggi razziali. Per celebrarla, Anpi Brugherio, sabato 26 gennaio alle ore 21 nella Sala conferenze di Palazzo Ghirlanda-Silva della Biblioteca civica di via Italia 27, ha organizzato un concerto e una mostra dal titolo Arte e satira tra resistenza e cronaca di guerra.

DALLA BIELORUSSIA A BRUGHERIO

Lo spettacolo musicale è frutto dello scrupoloso lavoro di ricerca e raccolta di due artisti, marito e moglie, Natalya Chesnova e Nicola Portonato. Lei fisarmonicista e lui chitarrista, lei bielorussa e lui italiano, conoscono profondamente la cultura e il folklore dell’Europa dell’est e le musiche dei popoli che le abitano.

La musica ripercorre prima il clima spensierato e allegro della popolazione ebraica, e successivamente le angherie della Shoah, penetrando sin dentro i lager con le canzoni che gli internati componevano o adattavano alla loro situazione di condannati – poi trasmesse da chi è sopravvissuto.

Al concerto seguirà poi la mostra, costituita da una quarantina di tavole in formato A3 che Chesnova ha scovato presso il Museo della Seconda Guerra Mondiale e la Nuova Biblioteca Nazionale di Minsk, in Bielorussia. Si tratta di illustrazioni satiriche di un trio di giornalisti bielorussi dell’epoca, noti con l’acronimo di “Kukryniksy” (M.V.KUpriyanov, P.N.KRYlov, NIKolay Sokolov) che documentano la realtà delle persecuzioni e delle deportazioni in una città di frontiera che accusò ancor più duramente il colpo inferto dalle armate naziste.

«Queste vignette avevano raggiunto una grande popolarità, perché venivano stampate sugli involucri di tutti i generi di prima necessità, dalle scatole della carne ai cartoni del latte in polvere, dai pacchetti delle sigarette alle tavolette di cioccolato, distribuiti alle truppe sovietiche e alla popolazione – ha spiegato Portonato -. In questo modo si prendevano beffa di Hitler e delle sue pretese di superiorità razziale,dei comandanti delle SS e dei loro alleati, con lo scopo di rendere grottesco, e quindi meno temibile, il nemico».

SUGGERIMENTI E CURIOSITÀ

Un curioso dettaglio riguarda i disegni raffiguranti i tedeschi – pieni di tratti goffi – che diventano molto più esperti e realisti quando, invece, trattano la popolazione indifesa. Parte integrante della mostra è poi una sezione di suggerimenti di lettura, con la presentazione di alcuni testi che demoliscono, anche dal punto di vista scientifico, i presunti fondamenti biologici del razzismo.

IL RICORDO DI IERI PER COMPRENDERE LA REALTÀ DI OGGI

Un appuntamento da ricordare anche con le toccanti parole dell’assessore alle Politiche Culturali e Integrazione, Laura Valli: «Il 27 gennaio 1945, varcando i cancelli di Auschwitz, l’Europa scopriva ciò che fino a quel momento non aveva voluto conoscere o che aveva preferito ignorare. Il 27 gennaio di ogni anno il Giorno della Memoria consente anche a noi di affacciarci a quei cancelli per riconoscervi il male, la mostruosità delle leggi razziali, l’orrore dello sterminio degli ebrei, la barbarie del martirio di oppositori politici, omosessuali, disabili, Rom e Sinti. Fare memoria è oltrepassare ogni volta i cancelli di Auschwitz, conoscere l’abisso di quell’orrore, rinnovare il dolore che ne scaturisce e non cedere mai alla tentazione di considerarlo come qualcosa che appartiene a un passato ormai lontano. La memoria, in questo senso, diventa uno strumento di lettura del nostro tempo, è una perenne esortazione a non restare insensibili e indifferenti di fronte alle discriminazioni e ai pregiudizi, a riflettere sui valori non negoziabili dell’uguaglianza e della tolleranza. Per questo motivo, anche quest’anno, il ricco programma di iniziative costruito insieme all’ANPI, al S.Giuseppe, alla Biblioteca, all’Incontragiovani e alle scuole offrirà l’opportunità, non solo di far conoscere la Storia alle nuove generazioni, ma anche di educarle ed educarci a posare uno sguardo più attento, sensibile e aperto su una realtà ancora troppo spesso segnata dal disprezzo delle differenze e dall’oltraggio alla dignità delle persone per dotarci degli anticorpi sociali, umani e culturali affinché quello è successo non accada mai più».

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Brugherio al numero 039 2893.214/212 o all’indirizzo e-mail cultura@comune.brugherio.mb.it.