Integrazione e relazione sono state le parole chiave di “Misura per misura”, il progetto finanziato dal fondo della Comunità Europea Fami (Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020), che ha coinvolto quattro comuni nell’intento di favorire una migliore comunicazione degli stranieri con le realtà cittadine. Ora il primo anno è terminato, e si sono tirate le fila del lavoro e dei suoi risultati.
LA CONCLUSIONE DEL PRIMO ANNO
Per parlarne si è svolto un incontro al quale è intervenuto il sindaco Ivonne Cosciotti per portare un saluto. «Auspico che ha per l’anno prossimo, visti gli importanti risultati conseguiti, si possano trovare nuove linee di finanziamento, perché il clima che ho respirato in questo incontro, i rapporti personali che sono nati, mi dicono che questa è stata un sfida vinta, che ha dato risposte a necessità reali del nostro territorio. Siete stati dei “fertilizzatori” di un nuovo modo di vivere nelle nostra comunità così composite e multiculturali, per capire reciprocamente le necessità degli altri – ha affermato il primo cittadino rivolgendosi ai presenti –. Questo progetto ha dimostrato che se ci si crede, ci sono le professionalità e se ognuno si mette in gioco, tutto questo è possibile».
MISURA PER MISURA: IN COSA CONSISTE
Quattro i comuni coinvolti: Pioltello (capofila), Rodano, Vimodrone e Segrate.
In collaborazione con la Cooperativa Progetto Integrazione, l’iniziativa prevedeva una serie di azioni tese a favorire l’integrazione e la relazione dei migranti con le realtà cittadine, in particolare con le istituzioni locali, le scuole, le strutture socio-sanitarie e il mondo del lavoro. Oltre che fare fronte a un arretrato di servizi, in particolare richieste di cittadinanza, provenienti da persone residenti sul territorio. Per raggiungere lo scopo, i Comuni del Distretto, insieme al mondo del volontariato, la Caritas e anche singoli cittadini delle comunità straniere, hanno predisposto una serie di azioni, e da marzo hanno iniziato a operare, potenziando le attività degli sportelli stranieri, la mediazione linguistica e l’attività di tutoring.
UNA NUOVA FIGURA: I TUTOR INTERCULTURALI
In quest’ultimo ambito sono stati introdotti i “Tutor interculturali”, l’esperienza più innovativa del progetto, probabilmente un unicum, anche a livello nazionale.
Protagoniste di questa sfida 19 persone, di 12 nazionalità diverse, selezionate attraverso un percorso fatto di tavoli e focus group durato mesi, che ha portato alla pubblicazione di un bando, che ha cercato – trovato e poi formato – 4 uomini e 15 donne provenienti da Egitto, Marocco, Algeria, Tunisia, Siria, Pakistan, Bangladesh, Ecuador, Perù, Nigeria, Sri Lanka e Ucraina, attivi nel mondo dell’associazionismo e cittadini con a cuore il destino dei loro quartieri.
Una squadra multiculturale e multi linguistica che è stata in grado di parlare egiziano, marocchino, algerino, tunisino, nigeriano, hurdu, punjabi, cingalese, hindi, russo, ucraino, spagnolo, inglese, francese, oltre che, naturalmente, italiano. Su segnalazione di operatori dei servizi sociali e di volontari delle associazioni e delle Caritas cittadine, i tutor hanno svolto accompagnamenti a favore delle persone straniere che si muovono con difficoltà nel dedalo della nostra burocrazia a causa di problemi legati alla lingua, alla mancanza di informazioni e all’autonomia. Alla fine del periodo sono state 1.342 le ore di lavoro svolte, in particolare in servizi di accompagnamento presso il Comune o strutture socio sanitarie, presenza agli sportelli, assistenza a ragazzi e adulti nell’accesso ai servizi scolastici, ma anche presso gli oratori, la Caritas o le biblioteche.
I MEDIATORI LINGUISTICI
Sempre da marzo è entrata in azione una squadra di mediatori linguistici, che è intervenuta a chiamata nei vari Comuni. Attività che hanno richiesto 413 ore di lavoro, suddivise in interventi insieme agli assistenti sociali in situazioni familiari critiche, per l’assistenza ad anziani, persone disabili, a minori e la gestione di conflitti o con traduzioni in sette lingue di modulistica per l’accesso ai servizi per l’infanzia.
GLI SPORTELLI
Terza e ultima azione del Progetto Integrazione sono stati il potenziamento, prima del Comune di Pioltello e a seguire di Segrate e Vimodrone, degli Sportelli stranieri, per indirizzare e soddisfare le richieste di cittadinanza ed evitare la mediazione di soggetti non qualificati o, nel peggiore dei casi, di truffatori. In questo ambito sono state fatte 1.460 ore di lavoro ed è stato seguito tutto l’iter di 262 richieste di cittadinanza, per un totale di quasi mille accessi gestiti.