Esiste una guerra giusta? Se ne parla a Bussero con Pierluigi Raccagni

Giovedì 13 dicembre l'autore presenterà il suo libro “Il racconto della guerra giusta”

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«Una guerra giusta è una bestemmia. Eppure ci voleva una sporca guerra, una guerra perfida e cattiva, per salvare il mondo». Sono le parole forti che aprono il libro Il racconto della guerra giusta di Pierluigi Raccagni, e che l’autore rivolge ai cittadini e ai politici di oggi «per ricordare da dove è arrivata la democrazia».

Il libro, che ripercorre i fatti che hanno portato alla seconda Guerra Mondiale, sarà presentato giovedì 13 dicembre alle 21 presso la Villa Radaelli a Bussero.

LE LEZIONI DA NON DIMENTICARE

Professore di storia e filosofia di liceo, oggi in pensione, Pierluigi Raccagni ha collaborato con testate nazionali ed è stato corrispondente di testate della Svizzera italiana e tedesca. «Ho scritto sui muri, sulla carta e sul web, ho corretto bozze per otto anni per mantenermi agli studi», racconta sul suo blog.

Dalla passione per la storia è nato il libro Il racconto della guerra giusta, di cui giovedì verrà presentato il primo volume, La svastica sull’Europa 1939 – 1942.

L’obiettivo di Raccagni non è raccontare i fatti storici, ma ricordare le lezioni che dovremmo aver imparato da quel conflitto che è costato la vita a milioni di persone, perché oggi «non è raro che Svastiche ed SS trovino ancora grande considerazione in tutta Europa».

«Di quegli anni che cambiarono il mondo tanti valori positivi sono andati perduti, tanto si è scritto, molto si è cambiato nel novero delle interpretazioni. Non c’è da aggiungere più nulla – spiega Raccagni – Ma poi c’è sempre qualcosa da ricordare, non solo ai più giovani, molte volte ai più vecchi che non hanno vissuto nessuna guerra. La mia generazione la guerra l’ha sentita raccontare dai genitori. E ne porta ancora le tracce».