Giovani e giustizia: a Legalmente si parla di Peppino Impastato

Danilo Sulis, amico dell'attivista siciliano, ha incontrato gli studenti del Machiavelli e del CAG Patchanka

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Giovani e mafia sono state le tematiche della giornata Legalmente 2018 di mercoledì 24 ottobre a Pioltello, interamente dedicata alla storia di Peppino Impastato.

UN GRANDE COINVOLGIMENTO

Sono stati tre gli eventi che hanno coinvolto i ragazzi dalla mattina a sera tardi, densi di emozioni e anche di sorprese. Presente per tutto il giorno Danilo Sulis, amico e compagno di Peppino Impastato, protagonista e spettatore ammirato dal livello di coinvolgimento ai temi dell’antimafia mostrato dagli studenti del Machiavelli e dai giovani del Cag Patchanka, oltre che delle capacità e originalità delle proposte.

CINEMA E INTERVISTE

Il cinema è stato protagonista della mattinata, con la proiezione del film I Cento passi di Marco Tullio Giordana sulla vita di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia a Cinisi (Pa) nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978.
Sollecitati dall’appello del sindaco Ivonne Cosciotti e dell’assessore alla Cultura Jessica D’Adamo a cercare sempre la verità e contrastare ogni forma di sopraffazione e dal grande impatto emotivo della pellicola di Giordana, i ragazzi della redazione de la Macchia, il giornale del Machiavelli, hanno poi intervistato Danilo Sulis.

Peppino era un figlio di mafioso – ha spiegato Sulis, delineando la figura di Impastato – che nonostante questo ha avuto il coraggio di ribellarsi. E lo ha fatto con lo sberleffo e la presa in giro, che facevano molto più male delle denunce, perché minavano l’immagine e l’autorevolezza del mafioso più importante di Cinici, Tano Badalamenti, che controllava il traffico mondiale di droga. Una cosa inaudita per gli anni ‘70, perché allora erano pochissimi quelli che parlavamo di mafia”. Le domande dei ragazzi hanno poi affrontato anche il tema delle possibili strategie da porre in atto, a quarant’anni dalla morte di Impastato, per contrastare la mafia. Secondo Sulis la via è sempre la stessa: “Stare insieme, condividere progetti, combattere ogni forma di illegalità e oppressione, anche le più piccole – e riprendendo quando detto dal sindaco Cosciotti in apertura, ha sottolineato – noi non eravamo eroi, ma ragazzi come voi, che suonavano la chitarra e volevano divertirsi, ma che avevano anche sogni e valori che volevano affermare”.

POMERIGGIO AL CAG

Sulis si è poi recato al Cag Patchanka, dove, ancora una volta, è stato intervistato, per poi spiegare ai ragazzi come pubblicare il file mp3 dell’intervista online, invitandoli a produrre video su ricette etniche da pubblicare anch’esse sulla piattaforma dell’associazione 100 passi.

LA PRESENTAZIONE DEI LAVORI

La giornata di Legalmente 2018 si è chiusa nella sala del Consiglio Comunale, con i ragazzi di Pioltello liberi di rivolgere ancora le proprie domande a Sulis. L’assessore e il primo cittadino hanno sottolineato: “Lui non era un magistrato o un rappresentante della forze dell’ordine, ma un giovane cittadino che con gesti semplici non voleva derogare ai propri diritti e alla speranza di un futuro migliore”.

Per concludere, i ragazzi hanno presentato i loro lavori davanti a un centinaio di presenti: musica, video, recitazione, poesie, filmati e presentazioni hanno incollato alle poltroncine gli spettatori. In modo originale è stata delineata la figura di Peppino Impastato, raccontato il periodo storico, affrontati i temi più critici, come la questione della lotta per la legalità, il coraggio civile della denuncia e quello del depistaggio operato in un primo momento dai Carabinieri, che tentavano di far passare l’omicidio per un suicidio-incidente.

In Sicilia, nonostante gli importanti successi ottenuti da magistratura e forze dell’ordine, c’è ancora molto da fare. A Cinisi, per esempio, gli anziani pensano che Peppino se la sia cercata mentre i giovani lo accusano di aver fatto conoscere nel mondo Cinisi come il paese della mafia, al che io rispondo che Peppino ha fatto di Cinisi il paese dove quarant’anni fa è nata una persona che ha combattuto la mafia, anche a costo della sua vita – ha spiegato Sulis quando si era ormai raggiunta la mezzanotte, prima di invitare tutti i ragazzi a pubblicare i loro lavori sulla piattaforma 100passi e a utilizzarla per postare quanto faranno in futuro.

LEGALMENTE NON SI FERMA

Fino al 3 novembre, presso la biblioteca comunale, è possibile visitare la mostra di fumetti 1, 10, 100 Agende Rosse… quale democrazia? a cura dell’Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli di Milano.

LE FOTO DELLA GIORNATA