Premiare il cliente fidelizzato e penalizzare quello saltuario. È questa la nuova linea di ATM, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano e gestisce la rete metropolitana, per il 2019.
Il primo dato che salta all’occhio è l’aumento del biglietto urbano che passa dagli attuali 1,50€ a 2,00€ portando Milano tra le città con i mezzi pubblici più cari d’Europa. Un rincaro notevole che grava interamente su tutti coloro che utilizzano i mezzi pubblici acquistando biglietti singoli. A cascata poi gli aumenti interesseranno i giornalieri, settimanali e mensili sia urbani che interurbani. Spariranno invece i carnet 2×6.
Se da una parte vengono colpiti i clienti saltuari dall’altra si premiano i clienti fidelizzati e le fasce deboli. Per quanto riguarda l’area interurbana, quella che insiste sulla Martesana per intenderci, l’abbonamento annuale costerà meno di quello attuale. Due esempi pratici: l’attuale abbonamento annuale da Vimodrone, che oggi costa 498,00€, si abbasserà a 440,00€ mentre l’abbonamento annuale da Cernusco, che oggi costa 685,00€, con le nuove tariffe costerà 528,00€.
Rimangono invariati i prezzi di abbonamenti mensili e annuali per studenti, under 26 e senior. Viene introdotta la gratuità per tutti i minori di 14 anni e l’abbonamento al prezzo simbolico di 50,00€ per tutti i disoccupati con reddito ISEE inferiore ai 6000,00€.
Per le tariffe precise che verranno applicate nelle singole stazioni ci sarà da attendere ancora qualche mese, visto che i rincari entreranno in vigore non prima di marzo 2019, ma il trend è ormai scritto: più utilizzi e meno paghi.