Fontanili della Martesana: un patrimonio da salvare e difendere

Grazie al lavoro svolto da Legambiente, Consorzio Bonifica Est Ticino e Fondazione Cariplo si potranno riqualificare 10 fontanili dell'area Adda-Martesana

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Giovedì 11 ottobre alle ore 20.45 sarà presentato a Liscate al Parco dell’Acqua il progetto esecutivo DI.FO.IN.FO (Di Fontanile in Fontanile) per la riqualificazione di 10 fontanili nell’est milanese. Promosso dal Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi in partenariato con Legambiente Lombardia, Università degli Studi di Milano e Istituto di Ricerca delle Acque-CNR, il progetto coinvolge, oltre a Liscate, i comuni di Vignate, Peschiera Borromeo, Pantigliate e Rodano. La riqualificazione ecologica sarà realizzata da Idrogea srl e finanziata da Fondazione Cariplo e riguarderà in particolare il ripristino della corretta funzionalità idraulica e la ricostruzione della biodiversità originale

COSA PREVEDONO GLI INTERVENTI A LISCATE

Sul territorio liscatese sono tre i fontanili destinatari di intervento: il Fontanile Gardina, il Fontanile Castellazzo e il Fontanile Albanedo.

Fontanile Gardina: Il fontanile in questione si trova al centro di Liscate. E’ uno di quei fontanili che fanno parte della storia e della cultura del paese. La testa presenta alcuni tini in cemento ed una decina di tubi a calandra, molti di questi sono completamente occlusi. È presente una pompa elettrica che mantiene una buona portata. L’asta è inizialmente tombinata; riemerge alla fine di via IV Novembre, e da qui si dirama nelle campagne che si trovano a sud di Liscate. Nel fontanile è presente una popolazione ittica autoctona composta da cavedani, barbi, sanguinerole e spinarelli.

In testa verrà eseguito uno spurgo dei tubi a calandra e dei tini. Eventuale verrà inserita una nuova pompa per incrementare la portata. L’asta si trova già in buone condizioni e pertanto non ha bisogno di rilevanti interventi di miglioramento.

Fontanile Castellazzo:  Il fontanile in questione si trova all’interno del centro abitato di Liscate, in prossimità del “Parco dell’acqua”, area realizzata dall’amministrazione comunale per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’acqua (consumo, qualità etc..). La testa presenta alcuni tini in cemento interrati, una decina di tubi a calandra, molti dei quali sono completamente occlusi e, saltuariamente, vi è un canale irriguo che immette acqua direttamente in testa. Nel fontanile è presente una popolazione ittica autoctona composta da cavedani, barbi, sanguinerole e spinarelli. L’asta è ben alberata, pulita e con acque fluenti.

Dal fondo della testa verrà eliminato lo strato di materiale organico accumulato negli anni e fatto lo spurgo dei tubi a calandra e di alcuni tini ancora presenti. Verrà bloccata l’immissione di acqua da parte del canale. L’asta si trova già in buone condizioni e pertanto non avrà bisogno di rilevanti interventi di miglioramento.

Fontanile Albanedo:  Il fontanile in questione, a sud di Liscate, è sito al confine tra l’area urbana e quella agricola. La testa presenta una decina di tubi a calandra alcuni attivi, ma in buona parte completamente occlusi. L’asta è in buono stato, sebbene poco alberata. Presenta uno sfioratore del collettore fognario comunale. Tale manufatto interviene in caso di abbondanti piogge (soprattutto estive), rilasciando comunque parte della fogna all’interno della stessa asta.

Dal fondo della testa verrà eliminato lo strato di materiale organico accumulato negli anni e verrà eseguito lo spurgo dei tubi a calandra e dei tini ancora presenti. Aumentando la portata ed intervenendo sullo sfioratore si ipotizza lo smantellamento della piccola diga, il che permetterà un maggiore deflusso delle acque ed un conseguente miglioramento dell’emersione delle acque freatiche a livello della testa. Si prevede la messa a dimora di alcune specie arboree ed arbustive.