Progetto periferie, Pioltello non vince il bando. Il sindaco: «Noi non ci arrendiamo»

Il progetto pioltellese non è stato ammesso all'ultima fase di valutazione del bando europeo UIA, ma l'amministrazione ha diversi assi nella manica

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È proprio a un passo dalla vittoria che il progetto di Pioltello per la riqualificazione delle periferie è arrivato al bando UIA (Urban Innovation Action) promosso dalla Comunità Europea.

VICINISSIMI AL TRAGUARDO

In una lunga mail proveniente da Bruxelles, il panel di esperti della Commissione ha informato il sindaco Ivonne Cosciotti che il progetto redatto da Pioltello non era stato ammesso alla terza e ultima fase di valutazione, quella che prelude al finanziamento. Dopo l’ammissione alla seconda fase di selezione del giugno scorso quindi si è fermata l’avventura di Pioltello sul palcoscenico europeo, e, con un pizzico di rammarico, la giunta e gli uffici tecnici del Comune che avevano lavorato alla presentazione del progetto hanno accolto il verdetto.

Abbiamo lavorato con grande impegno a questo progetto e siamo arrivati molto vicini all’obiettivo, non lo abbiamo raggiunto per poco ma non ci arrendiamo – ha affermato a caldo il sindaco Ivonne Cosciotti –. Con gli uffici tecnici, i partner e il Politecnico di Milano avevamo fatto un ottimo progetto, che conteneva caratteri di forte innovazione sociale, come la stessa commissione valutante ha rilevato. Ci siamo confrontati con quasi 90 partecipanti al bando UiA: tra di essi anche grandi città e capitali europee, che hanno messo in campo grandi mezzi. Il fatto di essere arrivati in finale è un successo, perché l’esperienza maturata ci servirà per altre sfide”.

IL PROGETTO

Il progetto presentato dal Comune di Pioltello e dagli altri comuni chiedeva alla Comunità Europea 6 milioni di euro. L’obiettivo era la riqualificazione di porzioni di periferia privata soggetta a degrado attraverso l’implementazione di un modello di welfare di comunità diffuso, scalabile e incrementabile per la rigenerazione dei non performing loans (crediti deteriorati), mediante l’attivazione di percorsi di housing sociale. La soluzione consisteva nell’innescare un processo radicale di attraverso la riqualificazione di stock di alloggi non a norma e soggetti a procedura giudiziaria, con impiego di processi innovativi per l’inclusione abitativa e sociale; di tecnologie avanzate per l’efficientamento energetico; di modelli di gestione sociale per azioni di start-up di comunità ed empowerment degli abitanti; di partenariati con il privato sociale per servizi di welfare di comunità. Il lavoro svolto e il modello creato non sarà comunque abbandonato: l’amministrazione sta già pensando come riproporlo ad altri interlocutori.

NON CI SI ARRENDE: PER LE PERIFERIE CI SONO DIVERSI PROGETTI

“Ora continuiamo nel nostro lavoro e nel perseguimento degli obiettivi di riqualificazione e rilancio delle periferie, nella ricerca di fondi e soluzioni nuove e aggiuntive, con tutti gli attori disponibili – ha concluso il sindaco – E contestualmente portiamo avanti con ancora più entusiasmo il lavoro del Bando periferie, vinto a inizio mandato, che ha portato nelle casse comunali 1 milione 250 mila euro e che già ha cominciato a dare i primi frutti con interventi come il family workhub, i negozi sociali e l’orchestra multietnica”.