Maxi operazione antidroga: a Pioltello fermo per abusivi del Satellite

Le indagini sono iniziate due anni fa, e hanno portato a un giro di incassi di 100mila euro al mese

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Soddisfacenti risultati per quanto riguarda la lotta alla droga: 20 agenti della Polizia Locale di Pioltello, in collaborazione con altri 20 di Milano, hanno condotto un’operazione antidroga che ha portato al fermo giudiziario – con l’accusa di spaccio e detenzione di stupefacenti – di 6 nordafricani, residenti abusivamente al Satellite.
Catturati, nel corso delle operazioni, anche 3 cani di grossa taglia, utilizzati dagli spacciatori per intimidire gli abitanti del quartiere e proteggere le fasi di spaccio e i luoghi di detenzione degli stupefacenti, e sequestrate 4 piante di marijuana e ben 21mila euro.

UN LUNGO PERCORSO DI INDAGINI

Gli agenti non sono nuovi a queste indagini: nei mesi scorsi sono stati arrestati un italiano insospettabile che aveva in casa oltre 9 chili di droga, tra cocaina, marijuana e hashish, e il capo dell’organizzazione, un egiziano a cui è stata sequestrata un’ingente somma di denaro. Anche a queste persone è stata notificata in carcere la notizia del fermo giudiziario per spaccio e detenzione di stupefacenti.
Risultati anche nel lodigiano: i Carabinieri di Sant’Angelo hanno infatti fermato 2 persone.

Le ricerche sono iniziate circa due anni fa, dopo una segnalazione alla Polizia Locale di Milano di episodi di maltrattamenti e violenze famigliari. Dalle indagini su questo episodio sono emersi anche indizi di spaccio organizzato nel quartiere Satellite. Poi il caso è passato al Comando di Pioltello, che ha svelato l’esistenza di una rete di spaccio che spaventava il quartiere Satellite e serviva circa 500 persone, principalmente residenti a Pioltello e nella Martesana, a Milano e a Sant’Angelo Lodigiano. Un giro di affari radicato e organizzato con alcune decine di piccoli spacciatori sul territorio e che produceva incassi per circa 100mila euro al mese.
Fondamentale nelle indagini, per dimostrare alla Procura e ai giudici l’esistenza della rete di spaccio, è stata la possibilità di intercettare attraverso le celle telefoniche le chiamate tra i pusher e gli acquirenti – che per rendere più problematiche le intercettazioni usavano un unico e vecchio telefono, di prima generazione e registrato su un nome fittizio – e subito dopo registrare con le telecamere, posizionate dall’Amministrazione locale su tutto il territorio, il passaggio della droga e del denaro.

GRANDI INVESTIMENTI PER LA SICUREZZA

Quando avvengono operazioni come quelle di stamattina una sindaca non può che essere fiera della propria Polizia Locale e del suo operato, perché è la dimostrazione che il territorio è presidiato, anche quando i cittadini hanno l’impressione che nulla accada.- ha dichiarato il primo cittadino Ivonne Cosciotti – Abbiamo fatto grossi investimenti sulla Polizia Locale, sia sul versante delle dotazioni di mezzi e strumentazioni, che per quanto riguarda nuovi agenti, così come abbiamo coperto praticamente tutto il territorio cittadino con telecamere. Ci conforta sapere che gli sforzi economici fatti sulla sicurezza stiano dando risultati tangibili: c’è ancora molto da fare, ma credo si sia sulla buona strada”.