Una tavola ben ancorata ai piedi, tanto allenamento, grande equilibrio e una buona dose di spericolatezza: questo, in breve, ciò che è necessario possedere per praticare wakeboard, la disciplina promossa dalla FISW (Federazione Italiana Sci nautico e Wakeboard, ndr), che si pratica scivolando con una tavola in acqua – trainati da imbarcazioni o da appositi impianti, denominati cable – ed effettuando salti e rotazioni.
CAMPIONATI “IN CASA”
L’Idroscalo – presso il quale è ormai da anni presente Wakeparadise Milano, uno dei più grandi impianti europei per la pratica di questo sport – ospiterà, dal 12 al 19 agosto, i Campionati Europei (Europe, Africa and Middle East, EAME) di Cable Wakeboard.
All’evento sono attesi ben 250 atleti da 15 nazioni diverse, con categorie giovani a partire dai 12 anni.
La gara consiste in un giro completo dell’impianto nel quale ogni atleta cercherà di fare la sua migliore run, sfruttando le rampe galleggianti ed eseguendo degli airtricks (salti effettuati grazie alla tensione del traino). Ogni run sarà valutata da un’apposita giuria, che determinerà poi la classifica.
ATLETI ITALIANI IN VETTA
La nazionale italiana è molto competitiva: ha ottenuto un secondo posto a squadre nei mondiali 2017 in Messico.
Due tra gli atleti più competitivi – Maurizio Marassi e Riccardo De Tollis – vivono a Milano e si allenano proprio nella struttura dell’Idroscalo, ma italiano è anche il campione del mondo della categoria seated (seduti, per atleti disabili) Emanuele Pagnini, che proprio a Milano, un mese fa, ha tenuto il primo corso in Italia di “avviamento al Wakeboard” per disabili.
Anche la gestione stessa del Wakeparadise è in mano a un grande nome della disciplina: si tratta di Ludovico Vanoli, ex atleta e ora allenatore della squadra nazionale.