Bilancio partecipativo: a Pioltello stanziati 300mila euro

Saranno i cittadini a votare i progetti che riterranno più validi, all'interno delle 3 macro aree scuola, welfare, ambiente e sostenibilità. Si partirà a settembre

immagine di repertorio
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Scuola, welfare, ambiente e sostenibilità: ecco i settori all’interno dei quali si interverrà realizzando dei progetti importanti, che verranno selezionati dai cittadini attraverso un voto, e per i quali il Comune ha stanziato 300mila euro.
Questo il programma dell’Amministrazione comunale per aumentare sempre più il livello di partecipazione della cittadina alla vita istituzionale: “Con questo atto – ha commentato il sindaco Ivonne Cosciottiaggiungiamo un altro importante tassello che avvicina le istituzioni ai cittadini. Sono molto soddisfatta: anche questo valore di partecipazione annunciato in campagna elettorale trova la sua realizzazione”.

La delibera del regolamento del Bilancio Partecipativo – avvenuta in Consiglio comunale il 26 giugno – ha ottenuto approvazione a larga maggioranza, con un solo astenuto.

PROMOZIONE, VALUTAZIONE, ESECUZIONE

L’atto dà il via a un percorso suddiviso in tre fasi, che partirà da settembre per concludersi entro la fine dell’anno. I progetti che risulteranno più votati, all’interno delle categorie Scuola, Welfare, Ambiente e sostenibilità, accederanno a un finanziamento di 300mila euro. Finanziamenti certi che consentiranno di inserire i progetti vincitori – almeno uno per categoria – nel piano delle opere del 2019, in modo che possano essere avviate le gare per la realizzazione delle opere e acquistati i beni necessari sin dall’anno prossimo.

La prima fase, che inizierà dopo la pausa estiva, di comunicazione e promozione del percorso e delle regole che porteranno alla redazione Bilancio partecipativo. Ci saranno incontri pubblici, anche con portatori di interesse pubblici, come scuole, associazioni e aziende, a cui saranno presenti i consiglieri comunali e il personale del Comune. La promozione avverrà anche attraverso i mezzi di comunicazione istituzionali come web, affissioni e giornale comunale.

La seconda fase, che durerà almeno 60 giorni, è divisa a sua volta in due parti. La prima di elaborazione delle proposte e dei progetti da parte dei soggetti proponenti. Ogni proposta dovrà essere accompagnata dalle firme dei sostenitori e consegnata nei diversi punti di raccolta. Si passerà poi alla valutazione dei progetti da parte degli uffici del Comune. I criteri utilizzati saranno la fattibilità tecnica, i costi, i tempi di realizzazione, l’interesse generale e la compatibilità con gli atti già approvati dal Comune. Oltre che il numero delle firme-adesioni raccolte da ogni progetto. Infine le proposte così ordinate saranno validate e sottoposte alla definitiva approvazione da parte della conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale. Compiuto questo passo sarà organizzata una “Giornata del voto e della partecipazione” con seggi nei punti strategici e di aggregazione della città, in cui saranno presentati i progetti e i cittadini potranno votare i migliori (massimo 3). I più votati, almeno uno per ognuna delle tre categorie Scuola, Welfare, Ambiente e sostenibilità, saranno finanziati. Con gli eventuali resti saranno finanziati i restanti progetti più votati.

La terza fase del Bilancio partecipativo consisterà nella redazione dei progetti esecutivi, nel loro inserimento nel Bilancio dell’ente,  nella rendicontazione alla città dello stato di avanzamento dei progetti.

UN PROGETTO DEDICATO A CHI VIVE LA CITTÀ

Si tratta di una sfida per tutti: cittadini, associazioni, uffici comunali e politica – ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio Saimon Gaiotto, estensore del regolamento e referente del processo – Tutti dovranno fare la loro parte nell’interesse della città: il comune e il consiglio comunale illustrando le modalità della partecipazione, i cittadini proponendo progetti e idee, gli uffici lavorando per portare a compimento le proposte nei tempi indicati, in modo da poterli realizzare o avviare prima del prossimo Bilancio partecipativo, perché è fondamentale che la partecipazione dia i propri frutti presto e in tempi certi. Allo stesso tempo – ha concluso il vicesindaco – per allargare la condivisione dei progetti abbiamo esteso la partecipazione anche coloro che non sono pioltellesi ma vivono la nostra città tutti i giorni, come studenti e insegnanti, commercianti, lavoratori e imprenditori, e posto il limite di età per votare e proporre progetti a 14 anni, per provare a soddisfare le esigenze di tutte le fasce di popolazione della città”.