Manifestazione per dire NO all’impianto di biogas previsto a Masate.

I comitati promotori si sono dati appuntamento per sabato mattina a Basiano

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Si torna a parlare di Biogas con una Manifestazione contro i nuovi impianti di Masate prevista per sabato 12 maggio 2018 con ritrovo alle ore 10 davanti al Municipio di Basiano per poi raggiungere il Municipio di Masate. Organizzata dal Comitato Civico di Gessate, dal Comitato NO BIOGAS MASATE e dal Comitato NO Biogas di Inzago vuole essere un momento forte di aggregazione di comunità intere per la tutela della salute pubblica.

Le ragioni del NO agli impianti sono ben descritte e elencate in una nota condivisa dai tre Comitati che ribadisce “per valutare l’impatto dei due impianti di produzione biogas/biometano previsti sul territorio del comune di Masate e di Inzago occorre valutarne le conseguenze sulla salute, sull’ambiente e sul territorio”.

L’impianto che verrà realizzato sarà costruito con una tecnologia ormai superata chiamata “digestione a umido” con grosse problematiche legate allo smaltimento del digestato prodotto dalla lavorazione e, inoltre, è sovradimensionato rispetto al bacino di utenza locale ed è in grado di smaltire tutta la frazione FORSU del consorzio CEM che raggruppa 60 comuni. Ha una superficie di 30.000mq ubicato in un’area ad alto interesse agricolo e all’interno del corridoio regionale primario del PLIS della Martesana. Nel raggio di 500 metri ci sono aziende di produzione agricola biologica, allevamenti di ovini, bovini da carne e da latte e spacci agricoli. I centri abitati di Masate, Basiano, Bellinzago Lombardo, Inzago, Bettola e Gessate distano solo 1000-1500 metri e assorbiranno tutte le emissioni che si potranno propagare fino a 5 km.

I dati che riguardano i pericoli per la salute pubblica di tutti i cittadini che vivono nelle aree limitrofe, compresi i pericoli di inquinamento delle falde acquifere e dei canali, la presenza di metalli pesanti, lo smaltimento del digestato che può essere veicolo di propagazione batterica, l’inquinamento atmosferico con la presenza delle polveri sottili e scarichi dovuti al traffico pesante, l’acido solfidrico tossico, devono essere seriamente valutati da tutti gli amministratori pubblici per la tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente e delle attività agricole di pregio – sottolineano i Comitati all’unisono- C’è ancora la possibilità di bloccarlo e serve per questo una forte mobilitazione della cittadinanza e un impegno dei politici che intervengano presso gli organi preposti a tutela di un’area già fortemente provata”.

Anche le istituzioni locali e sovracomunali devono fare la loro parte: “il sindaco di Masate per primo e i sindaci dei paesi limitrofi si devono adoperare politicamente per fermare questo scempio. Città Metropolitana prima di autorizzare questi impianti deve confrontarsi con tutti i sindaci interessati, con i tecnici e le istituzioni che possono valutare gli effetti che questi impianti avranno sulla salute dei cittadini e sull’ambiente” concludono i Comitati concordemente.

 

Augusta Brambilla