Il Condominio Solidale di Cernusco si presenta. Zacchetti: “Non lasciamo indietro nessuno”

I nuovi 16 appartamenti sono quasi pronti. Grazie alla collaborazione tra tre importanti organizzazioni nasce un progetto unico nel suo genere

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Lo scorso sabato (26 maggio) si è svolta la visita al “cantiere aperto” nel nuovo Condominio Solidale di Cernusco sul Naviglio, in via alla Castellana. Attraverso percorsi guidati, i cittadini hanno potuto visitare il palazzo composto da 16 appartamenti e realizzato dal Comune destinando gli oneri di urbanizzazione a precise finalità sociali.

“In questi anni – spiega il sindaco Ermanno Zacchetti – la nostra città ha perseguito il suo percorso di crescita come città viva e vivibile, ricca di servizi e di opportunità: anche per questo è stata scelta da nuove famiglie. Uno degli aspetti che riteniamo più importanti in questo sviluppo è quello di non lasciare indietro nessuno e il progetto del Condominio solidale, avviato ormai qualche anno fa e oggi pronto ad essere portato a compimento, è stato pensato proprio in questa ottica”.

 L’edificio, infatti, grazie alla co-progettazione di tre organizzazioni del terzo settore, Fondazione Somaschi Onlus, capofila dell’iniziativa, Comin e Libera Compagnia delle arti e dei mestieri sociali, da settembre ospiterà alloggi per l’autonomia di mamme e bambini in difficoltà, famiglie con disagio abitativo, persone con disabilità, un centro diurno per bambini e giovani disabili e due appartamenti per famiglie “accoglienti”, ovvero con una funzione di vicinanza solidale ai più bisognosi.

Il progetto, inoltre, vede anche il supporto di Fondazione Cariplo, che sta contribuendo economicamente a realizzare alcuni lavori di adeguamento strutturale per la parte destinata all’housing sociale e all’acquisto di parte dell’arredo complessivo.

“Il Condominio solidale è frutto di un percorso iniziato alcuni anni fa che ha visto diverse tappe prima della sua realizzazione quali l’ascolto da parte dei Servizi Sociali del territorio, l’analisi dei bisogni e la formulazione di strategie adatte per rispondere a tali esigenze – spiega il vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali Daniele Restelli -. Rappresenta quindi un ottimo esempio di come le politiche sociali non debbano lavorare solo sull’emergenza ma prima di tutto con una visione strategica più ampia in modo da mettere in campo progetti che possano diventare “una spalla su cui contare” per chi è in difficoltà ma ha voglia di rimettersi in marcia”.