Si impossessavano di denaro e droga dopo le perquisizioni e per questo sono finiti in manette. Dopo che nell’aprile dell’anno scorso il 57enne Raimondo Manelli, ormai ex maresciallo dei Carabinieri, era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio, peculato, falso e corruzione si pensava si trattasse di un caso isolato, ma così non è stato.
Questa mattina altri due Carabinieri della compagnia di Cassano sono finiti in manette con l’accusa di peculato, detenzione illecita di sostanza stupefacenti, calunnia, arresto illegale e falsità ideologica commessa in atti pubblici.
I fatti contestati risalgono al periodo aprile 2016 – agosto 2017. Ai militari dell’Arma viene contestata l’acquisizione indebita di denaro in occasione di quattro attività di perquisizione domiciliare a pregiudicati locali e di aver detenuto stupefacenti attribuendone il possesso ad un arrestato e quindi attestando il falso nei relativi verbali di arresto.