Aqua srl e la piscina comunale. La verità dell’ex assessore Medei sulla ristrutturazione

La querelle con Lambro Nuoto e la necessità di modernizzare un impianto con ormai più di quarant'anni di vita

Sandro Medei
Sandro Medei
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Iniziati i lavori di ristrutturazione della piscina comunale di via Radioamatori, l’ormai ex assessore all’Urbanistica Sandro Medei ha voluto fare alcune precisazioni riguardo la nuova società Aqua srl che ristrutturerà e gestirà l’impianto.

Che l’impianto non fosse più moderno e al passo con i tempi ce ne eravamo accorti un po’ tutti e lo dicevano anche i numeri: costruito nel 1975, e solo parzialmente ristrutturato a inizio anni ’90, non poteva reggere il confronto con i centri natatori sorti nel frattempo nelle vicine Cernusco e Gorgonzola. Sin dalla sua costruzione, la piscina è stata gestita da Lambro Nuoto che è stata tra i primi a far presente all’amministrazione la necessità di rimodernizzare l’impianto.

Fin qui tutto normale, se non che: “Nel settembre 2015 – spiega Medei – il presidente di Lambro Nuoto ha informato l’amministrazione della sua intenzione di convenzionarsi con la società Aqua srl, di Caserta,  per presentare un progetto di ristrutturazione che, secondo la sua opinione, avrebbe soddisfatto le necessità dell’utenza locale non interessata ai grandi impianti già esistenti nei comuni limitrofi. Aqua srl si propone di eseguire, a suo carico, i lavori di ristrutturazione.” Il progetto viene approvato e l’inizio dei lavori viene fissato per maggio 2017.

Ma un fatto importante rallenta l’inizio dei lavori: “La Lambro Nuoto, diversamente da quanto annunciato in precedenza, non si associò col proponente e mise in campo una serie di azioni che generarono nell’utenza e in parte del personale dipendente l’idea che l’amministrazione comunale avesse deciso di chiudere l’impianto.” Quindi la Lambro Nuoto, dopo aver trovato in Aqua srl un partner fidato per la ristrutturazione, decide di abbandonare tutto. Alla nuova gara per affidare la gestione dell’impianto partecipa solo Aqua srl che a settembre 2017 riapre l’impianto.

Ovviamente, viste le vicissitudini, i lavori che sarebbero dovuti iniziare a maggio 2017 sono stati slittati di un anno e hanno preso il via soltanto pochi giorni fa.

Nonostante le critiche sulla scelta dell’operatore, mosse da una parte di politica cassinese, per l’ex assessore siamo di fronte a quello che gli americani chiamerebbero “win-win situation“, infatti: “Nel caso l’operatore interrompesse i lavori a metà lasciando un impianto non più utilizzabile e non si trovasse nessun altro soggetto interessato a subentrare. Questa situazione non sarebbe diversa da quella che si era prospettata quando Lambro Nuoto ci comunicò l’intenzione di non continuare nella gestione di un impianto che stava perdendo i pezzi – mentre dall’altro canto – se l’operatore decidesse di abbandonare la gestione dopo qualche anno a causa di problemi economici o scelte strategiche diverse. In questo caso la piscina rinnovata resterebbe patrimonio di Cassina de’ Pecchi che non avrebbe sborsato nemmeno un centesimo per i lavori”.

Insomma, i lavori sono da poco iniziati e già molte polemiche ruotano attorno a questo impianto. Non ci resta che aspettare la fine dei lavori per iniziare a fare le prime considerazioni.