Ha scatenato molte polemiche la notizia che, a Cologno Monzese, sabato 21 e domenica 22 aprile sarà allestita una rievocazione dei campi di fanteria della Cologno di fine seconda guerra mondiale – grazie al gruppo di rievocazione storica 36 Fusilier Kompanie – con l’appoggio del Comune, nel cortile esterno di villa Casati.
“Intollerabile e vergognosa” ha definito la questione Pietro Bussolati, segretario metropolitano del PD, che in una nota chiede che il sindaco rievochi il sostegno all’iniziativa. Punto forte della richiesta – e del risentimento dei cittadini – è che la rievocazione si svolgerà a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile. “È inaccettabile – ha continuato Bussolati – che l’amministrazione comunale leghista di Cologno Monzese patrocini un’iniziativa di rievocazione dell’occupazione nazista, per giunta a pochi giorni dal 25 Aprile. L’evento, organizzato dal gruppo 36 Füsilier Kompanie che sfoggia apertamente insegne naziste, è un oltraggio alla memoria e alla sofferenza di chi l’orrore e le violenze naziste le subì sulla propria pelle. Chiediamo all’amministrazione di Cologno di tornare sui suoi passi e di revocare il sostegno a una manifestazione in completa contraddizione con i valori democratici di quelle istituzioni che anche il sindaco leghista Angelo Rocchi e i suoi assessori devono rispettare“.
Un risentimento condiviso da diversi cittadini, ma qualcuno ha risposto alle accuse ricordando che domenica 8 aprile, presso la Casa in Movimento, si svolgerà la presentazione del libro “La società artificiale”, ad opera di Renato Curcio, ex brigatista. Tra chi ricorda che l’autore, al momento, si occupa solo di scrittura e che non è da considerarsi brigatista da almeno 30 anni, e chi perora la causa della rievocazione sottolineando che si tratta di una manifestazione storica didattica, che non vuole essere di inneggiamento a qualsivoglia ideologia, ma anzi dedicata alle famiglie e ai ragazzi, la polemica è ancora aperta.
Ecco come ha commentato la vicenda il sindaco Angelo Rocchi: “Si tratta di una rappresentazione di momenti di vita militare, non ci saranno atti di violenza ma momenti di svago, di aiuto, e la comparsa anche di partigiani, di militari alleati e di tedeschi. Ha avuto successo in molti comuni di sinistra, ma tutto quello che facciamo che abbia a che fare con una sfera a loro estranea viene additato, mentre loro possono intervistare i brigatisti. Non c’è nessun taglio politico e nessun legame con il 25 aprile, la data è stata scelta semplicemente secondo le disponibilità dell’associazione che si occuperà dalla rievocazione“.