Promessi sposi dal 1971: il “sì” dei due “grandi” innamorati è arrivato nel 2018

    Novantanni lei e ottantacinque lui, hanno detto sì questo sabato 14 aprile

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    Novantanni e un amore che sfida il tempo: è la storia di Maria e Umberto Maggi, sposati solo civilmente dal 1971, che hanno atteso – fino a pochi giorni fa – la loro cerimonia.
    Un matrimonio davvero significativo svoltosi sabato 14 aprile a Bussero, presso la Casa Famiglia per Anziani della Fondazione Mantovani Onlus.
    La signora Maria, novantenne – residente presso la struttura dal maggio scorso – e il signor Umberto, ottantacinquenne, hanno pronunciato il loro sì in occasione del rito religioso officiato da don Luciano, sacerdote della parrocchia di Bussero.

    Lo speciale evento ha visto la Casa Famiglia animarsi con la partecipazione di moltissime persone: oltre ai figli e ai familiari della coppia, erano infatti presenti operatori, residenti della struttura e autorità.LA STORIA “Nel 1971 – ha raccontato Umberto, ex primario del Policlinico San Matteo di Pavia – ci sposammo solo civilmente per mancanza di tempo. Io ero sempre oberato dal lavoro in sala operatoria e nel preparare numerose relazioni da presentare ai congressi nazionali e internazionali ai quali ero chiamato a partecipare”. Negli ultimi anni hanno provato ben quattro volte a onorare la promessa di un matrimonio ecclesiastico, ma a causa di problemi burocratici e di documenti scaduti non era ancora stato possibile. “Ora finalmente, in Casa Famiglia, abbiamo potuto coronare la nostra promessa d’amore anche davanti al Signore”.Un amore nato esattamente cinquant’anni fa, d’estate, durante una festa al ‘muretto’ di Alassio. “Successivamente, la conoscenza di Padre Davide Maria Turoldo – aggiunge il Signor Umberto –  avvenuta in concomitanza del mio trasferimento a Bergamo come medico ospedaliero, è servita ad accrescere ancora di più in me e in mia moglie la consapevolezza che solo l’atto canonico avrebbe avuto il potere di trasmetterci autentica felicità”. Una felicità ben visibile sui volti dei due sposi.