Maxi tagli in Fedex, in 315 a casa. Anche il Papa si schiera con i lavoratori

Il colosso americano annuncia gli esuberi e tra i dipendenti parte la mobilitazione

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Dalla sede di Cernusco una mannaia si abbatte sui dipendenti italiani di Fedex, società americana leader mondiale nelle spedizioni, che ha annunciato il taglio di 315 dipendenti e la chiusura di 24 filiali sul territorio.

IL MOTIVO DEI TAGLI

La società, la cui sede legale per l’Italia si trova lungo la Padana a Cernusco, non è né in perdita né a rischio fallimento come si potrebbe pensare. Perché quindi apportare dei tagli così significativi? Il motivo sembra essere molto semplice: dopo aver acquisito la concorrente TnT, la società rischia di ritrovarsi con dei “doppioni” nella parte operativa e logistica. I lavoratori Fedex, che negli anni erano stati tutti assunti dall’azienda, hanno un costo di manodopera più alto rispetto a quelli di TnT assunti invece da cooperative. Per questo motivo si è optato per 315 esuberi, 17 trasferimenti di dipendenti Fedex e una novantina di trasferimenti per i dipendenti TnT.

CAMBIO DI FILOSOFIA

Se la filosofia dell’azienda era stata fino ad oggi “People, Service, Profit”, in cui il dipendente veniva messo prima del servizio e del profitto, possiamo dire che oggi questa filosofia è stata capovolta mettendo al primo posto il “Profit”. Nei prossimi giorni i sindacati Cgil, Cisl e Uil incontreranno i vertici dell’azienda per cercare di contrattare quantomeno l’entità dei tagli e dei trasferimenti.

LA MOBILITAZIONE

Intere famiglie intanto temono per il loro futuro e hanno deciso di organizzarsi in due diverse modalità: da una parte hanno aperto una petizione, firmabile a questo link, che in pochi giorni ha già raggiunto quota tredici mila adesioni mentre dall’altra hanno organizzato una visita al Pontefice che, durante l’Angelus del 13 maggio, esprimerà la sua solidarietà ai lavoratori.

Fuoridalcomune.it vi terrà aggiornati, rendendovi conto degli sviluppi che emergeranno nei prossimi giorni.