Il prossimo 12 aprile, in occasione del rinnovo delle cariche del Comitato Civico gessatese, sarà indetta, alle ore 21, un’assemblea pubblica in Sala Consiliare a Gessate, alla quale è stato invitato il neonato comitato No Biogas di Masate per affrontare, unitariamente, la questione Biogas a Masate.
L’impianto a biogas smaltirà a pieno regime circa 40 mila tonnellate di rifiuti e 25 mila di verde con un traffico veicolare a forte impatto sulla viabilità del territorio, con circa 130 autotreni/die camion al giorno in entrata e uscita. Tante le criticità che necessitano di essere approfondite, dal monitoraggio delle emissioni al controllo delle falde acquifere, dai fenomeni di inquinamento dovuti a malfunzionamento alle procedure nel caso di eventuali anomalie, dal reato ex articolo 279 alla pesante viabilità in particolare nello snodo viabilistico fra la sp179, sp 525 e nuova variante alla ex ss 11 in località Villa Fornaci.
“Ci stiamo ancora documentando sulla pericolosità dell’impianto, certo è che se affrontassimo questa faccenda con un po’ di buon senso non sarebbe difficile capire le diverse cose che non vanno, – ha dichiarato il presidente del Comitato Civico Sergio Cerri, in carica da quattro anni – prima di tutto perché per pensare di realizzare due ciclopici impianti per la produzione di biogas da forcu, frazione organica rifiuto solido urbano, che non potrà essere alimentato solo dai rifiuti locali ma avrà bisogno di un ulteriore apporto di materia prima, si calcolano circa 25/30 mila tir che all’anno transiteranno sulle nostre strade. Che senso ha chiamare bio un impianto che provoca un traffico e un inquinamento così elevato? Perché non pensare a impianti di minor impatto ambientale e a minor rischio, delocalizzati in più aree che possano servire localmente a smaltire i rifiuti?”.
La chiamata a raccolta del Comitato Civico è anche vissuta nell’ottica di attingere a nuove forze che possano dare supporto alle azioni che si vorranno intraprendere: tutte le persone interessate sono invitate a fare pervenire la propria candidatura tramite mail a comitatocivicogessate@gmail.com entro il 12 aprile.
Il sindaco di Gessate, Giulio Sancini, ha sentito i colleghi sindaci dei comuni di Basiano, Cambiago, Bellinzago Lombardo, Inzago, Masate, Pozzo e Trezzano Rosa per la condivisione di una lettera che ben spiega le richieste in fatto di sicurezza ambientale, salute pubblica e chiarezza nella definizione di un processo così articolato e particolarmente strutturato.
“La mia mozione, presentata al sindaco di Città Metropolitana Giuseppe Sala e approvata all’unanimità il 21 marzo dai capigruppo dei gruppi politici, ora aspetta di avere risposte chiare e certe su come affrontare la questione in ordine alla tutela della salute dei cittadini e alla salvaguardia del territorio – ha dichiarato Sancini – Il mio intento resta anche quello di indire una conferenza dei servizi alla quale possano partecipare tutti i sindaci dei comuni e i rappresentanti delle organizzazioni del territorio, al fine di poter esprimere le considerazioni su tutte le decisioni di competenza della Conferenza. Io voglio ribadire che ciò che mi sta a cuore è la salute pubblica dei cittadini di questa area della Martesana che ha caratteristiche di pregio e grande rilevanza ambientale, primo fra tutti il Naviglio”.
Il Comitato Civico di Gessate ribadisce con forza e sottolinea la sua posizione con le parole aspre e amare del suo presidente: “Il Plis della Martesana, Parco locale di interesse sovracomunale, parla di un’area da tutelare e in più riqualificare e valorizzare l’eccellenza ambientale, agricola e storico culturale di questa zona che può guardare a un turismo ricreativo e sostenibile. Pensate che due mega impianti di Biogas servano proprio a realizzare tutto questo?”.
Augusta Brambilla