Il mare di Milano: l’Idroscalo si rifà il look e cambia nome

Un nome "quasi nuovo", un laboratorio analisi e una gestione tutta rinnovata: ecco il nuovo Idroscalo

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Chi non può vantare, tra i propri ricordi estivi, le fughe dall’afa cittadina verso i prati disposti lungo il lago di Segrate, i pomeriggi a guardare i canottieri rincorrersi, i tentativi di stare in piedi sulla tavola da Wakeboard, le passeggiate, i tramonti riflessi sull’acqua e le prime tintarelle pre-vacanze?

Oggi, l’Idroscalo – reduce da anni di manutenzioni affidate al volontariato, considerando che l’ultimo contratto in questo contesto risale al 2015 – ha ripreso in mano il suo destino, e per sfruttare il suo grandissimo potenziale si è affidato a Cap Holding, l’azienda pubblica di gestione del servizio idrico nell’area metropolitana.

LA STORIA

Nato nel 1930 come scalo per idrovolanti, questa sua funzione diventa molto presto secondaria, grazie ai massicci interventi sul verde che circondano il bacino (alimentato da acque sorgive e dal Naviglio Martesana), che gli valgono il soprannome “Il mare di Milano” già sul finire degli anni ’30. Nel 1938 avvengono i primi interventi sul verde che daranno vita al parco, successivamente inizia a ospitare manifestazioni sportive di rilevanza nazionale – principalmente di canottaggio – e tra il 1957 e il 1958 viene effettuato un rimboschimento che permette al parco di essere definito tale.
Nel 1960 sbarca al cinema: Luchino Visconti lo utilizza come set per il film Rocco e i suoi fratelli, aumentandone ancora – se possibile – la popolarità.
Quest’anno – 2018 – cadrà il suo 80° anniversario (considerando come data di nascita non l’inaugurazione dell’aeroporto del 1930 ma la nascita del parco del 1938), e l’Idroscalo non ha smesso di essere considerato luogo di ritrovo per sportivi e amanti dell’aria aperta.

IL NUOVO NOME E LE NOVITÀ

Se è dagli anni 30 che i milanesi definiscono il parco “Il mare di Milano”, è proprio così che – ufficialmente – verrà chiamato ora: il nuovo “Idroscalo – il mare di Milano“, sarà frutto di attenti studi e ottime manutenzioni. Innanzitutto, Cap Holding – entro fine maggio – porterà la propria attività di ricerca e sviluppo proprio sulle sponde del lago, con un laboratorio di studi (nei locali della “sala azzurra”, ex Punta dell’Est) che si propone di analizzare costantemente l’acqua delle falde e di occuparsi delle alghe – da anni grande problematica del bacino – non solo eliminandole, ma utilizzandole per la produzione di biogas, mettendo la sostenibilità al centro delle attività dell’azienda, che si occuperà anche di presentare diverse novità dedicate alle varie discipline sportive che vengono svolte al parco, e ancora eventi e iniziative.
Noi chiediamo presenza e costanza – ha affermato il sindaco di Segrate Paolo Micheliperché su Segrate ci sia sempre maggior attenzione“.

I lavori inizieranno a breve, intanto all’ingresso e all’interno del parco sono già stati sistemati i nuovi totem che riportano il nuovo nome, come simbolo di un nuovo inizio.