Su il sipario per le classi quinte della scuola primaria “Mose’ Bianchi”

Standing Ovation per lo spettacolo teatrale di Shakespeare reinterpretato dai giovanissimi "attori in erba" della scuola elementare di Cernusco

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Tutto esaurito alla Casa delle Arti cernuschese, che domenica 25 Marzo ha visto protagonisti gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria Mosè Bianchi, diventati attori per un giorno. Il sipario si alzato per le cinque classi dell’Istituto Comprensivo “R. Levi Montalcini”, che di fronte ai propri genitori e spettatori hanno portato in scena niente po’ po’ di meno che “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare.

IL PROGETTO

A condurre i bambini nel fantastico mondo della recitazione ci ha pensato Andrea Cereda, educatore, specialista con pluriennale esperienza nella conduzione di percorsi per teatrali per i più piccoli, che ha riadattato il famoso testo, mantenendo fede alla trama, ma adattando il linguaggio all’età dei giovani attori. Un progetto che parte da lontano, con la visione della rappresentazione dell’opera al teatro Elfo di Milano e ha coinvolto gli alunni successivamente in classe per circa 40 ore tra prove e preparazione, grazie sopratutto all’impegno delle maestre. Ed ecco che i bambini hanno così potuto imparare a comunicare con il corpo e con la voce, dando senso alle parole e sperimentando nuove e diverse strategie comunicative.

LO SPETTACOLO

Quella di portare in scena Shakespeare – ha detto Andrea Cereda alla redazione di Fuoridalcomune.it- è stata una vera e propria scommessa, non tanto per la velleità di reinterpretare un testo come questo, quanto invece per la possibilità di far giocare i bambini con quella che comunque è una commedia con dei risvolti fiabeschi e quindi vicina al loro mondo. Allo stesso tempo però –ha sottolineato l’esperto- è stato anche interessante approcciare al tema dell’amore, ma sempre con la leggerezza e l’aspetto ludico che è giusto che caratterizzi questa età”. E’ stata sopratutto la libertà di espressione sul palcoscenico il vero leitmotiv della giornata, dove i giovanissimi attori improvvisati, così come richiesto loro, hanno potuto giocare e muoversi senza rigidi schemi e movimenti pre impostati. Non una semplice esibizione dunque, ma un bellissimo regalo ai tantissimi genitori cernuschesi accorsi in platea che hanno ricambiato con lunghissimi applausi.

IL VALORE EDUCATIVO DEL TEATRO 

Parlare in pubblico di fronte a un centinaio di persone può essere già di per sé un’ impresa complicata per chiunque. Se poi si considera che sul palco c’erano bambini di soli 10 anni che hanno portato in scena emozioni, sentimenti reinterpretando un testo teatrale di una certa complessità, non è difficile intuire il grande valore educativo e formativo dell’esperienza. “Ma una delle cose più belle nel proporre il teatro nei percorsi scolastici  -ci ha spiegato Andrea Cereda- è notare come le grandi potenzialità di questo strumento possano valorizzare sopratutto quei bambini che spesso nella quotidianità della didattica fanno più fatica ad emergere e attraverso la recitazione possono invece ritagliarsi una nuova dimensione, sperimentando diverse competenze, spesso riuscendo a ritagliarsi anche un nuovo ruolo anche nei confronti dei compagni di classe”.

Calato il sipario, tra gli applausi scroscianti del pubblico, genitori e alunni sono tornati a casa, i primi soddisfatti per il piacevole spettacolo e gli ultimi sicuramente con un bagaglio carico di un’esperienza significativa destinata a rimanere a lungo scolpita nella loro memoria.